Cina: rilasciato mons. Jia Zhiguo ma resta agli arresti domiciliari
Mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo di Zhengding, nell’Hebei, è stato rilasciato ieri
dalla polizia. Il vescovo rimane agli arresti domiciliari, vigilato giorno e notte
da un gruppo di guardie della pubblica sicurezza, impossibilitato a incontrare fedeli
e preti. Come riferisce l’agenzia AsiaNews, il vescovo era stato prelevato dai poliziotti
la mattina di domenica 24 agosto, subito dopo la Messa, poche ore prima della chiusura
dei Giochi Olimpici. Le guardie lo avevano prelevato senza spiegare i motivi del sequestro.
Alcuni fedeli avevano comunicato che il suo allontanamento da Zhengding (a circa 300
km da Pechino), era per prevenire ogni possibile suo incontro con giornalisti e responsabili
di gruppi di disabili durante le Paralimpiadi, tenutesi nella capitale dal 6 al 17
settembre. Mons. Jia Zhiguo è famoso nel mondo infatti, perché ospita nella sua diocesi
un gruppo di 100 bambini abbandonati segnati da handicap e di bambine abbandonate,
a causa della preferenza accordata dalle famiglie cinesi ai figli di sesso maschile.
Mons. Jia Zhiguo, 73 anni, sempre fedele alla Santa Sede, ha passato 15 anni in prigione
(dal ’63 al ’78). Dall’89 in poi si trova di continuo sotto stretto controllo della
polizia. In tutti questi anni è stato fermato per diversi giorni e poi liberato almeno
12 volte. La diocesi di Zhengding conta 110 mila cattolici, almeno 80 sacerdoti e
più di 90 suore. (R.P.)