2008-09-18 15:44:10

Torna a Palestrina "La decapitazione di Sant'Agapito" del Caravaggio


Il restauro del Sant’Agapito di Caravaggio torna a Palestrina, dove sarà al centro di un convegno il prossimo 20 settembre. Le iniziative sono state presentate questa mattina nella sede della Radio Vaticana. C’era per noi, Paolo Ondarza:RealAudioMP3

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Torna a Palestrina e sarà esposta nel Museo Diocesano di Arte Sacra La decapitazione di Sant’Agapito del Caravaggio. L’opera, identificata nel 1967 dallo studioso d’arte Maurizio Marini sarà al centro del convegno “Luce su Palestrina” che avrà luogo nella cittadina laziale il prossimo 20 settembre, in concomitanza con l’esposizione al pubblico della tela caravaggesca restaurata. Illustri storici e accademici si confronteranno nel corso del convegno sulla controversa lettura iconografica del quadro e sulla sua provenienza: se, infatti, Marini vi lesse il “Martirio di San Gennaro” dipinto da Caravaggio a Napoli, oggi Maurizio Calvesi, accademico dei Lincei recentemente insignito del premio Balzan, ritiene che il santo dipinto sia Sant’Agapito, patrono di Palestrina e che l’opera sia stata realizzata da Caravaggio per i principi Colonna, signori del feudo predestino:

 
“Quando ho letto l’articolo di Maurizio Marini che lo identificava con San Gennaro, non mi sorprese affatto questa identificazione perché è quella che viene più spontanea. Essendo io frequentatore di Palestrina, ho detto: questo dovrebbe essere Sant’Agapito, perché un giovane santo decollato a Palestrina, chi è?

 
La diatriba interpretativa nasce dall’analoga forma di martirio subita da entrambi i santi: la decapitazione. Il quadro raffigura la violenza dell’istante in cui l’eroe cristiano viene ucciso, ma non solo: alle immagini cruente degli schizzi di sangue e della testa tagliata si oppone la serenità nell’espressione del volto del santo. “E’ una provocazione forte alla fede e alla ragione per credenti e non”, ha detto mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina:

 
“Vogliamo far vedere che quei martiri qui sono veri come sono veri quelli di oggi: maltrattati, bistrattati, sconosciuti, misconosciuti. Portando a galla questo nostro patrimonio, ci rinvigoriamo di più ed apprezziamo di più anche coloro che oggi danno la vita per la fede”.

 
Il convegno e la collocazione dell’opera nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Palestrina si inseriscono nelle celebrazioni per il IV centenario della morte del pittore secentesco.
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