Zimbabwe: firmata l'intesa tra Mugabe e Tsvangirai
Giornata cruciale in Zimbabwe dove, nel corso di una cerimonia ufficiale ad Harare,
è stata sancita la fine della crisi politica durata oltre cinque mesi e innescata
dalle contestate elezioni presidenziali. Il presidente Mugabe e il leader dell’opposizione
Tsvangirai hanno firmato l’intesa, raggiunta giovedì scorso dopo 8 settimane di negoziati
mediati dal presidente sudafricano Mbeki, sulla formazione di un esecutivo di unità
nazionale. L’accordo prevede la presidenza a Mugabe che controllerà anche il consiglio
dei ministri e l’esercito; a Tsvangirai va la carica di primo ministro e la direzione
di un gabinetto ministeriale strategico. I ministri del nuovo governo saranno 31.
Nel corso della cerimonia, Tsvangirai ha lanciato un appello all’unità mentre Mugabe
ha messo in guardia dalle interferenze di alcuni Paesi stranieri, in particolare Stati
Uniti e Gran Bretagna. Intanto l’Unione Europea ha deciso che aspetterà “misure concrete”
prima di ripristinare gli aiuti economici da destinare al Paese africano.
Rwanda-elezioni
Si sono aperti questa mattina all’alba i seggi elettorali in Rwanda. Ampiamente
favorito è il partito del presidente Kagame, il Fronte patriottico rwandese. Il servizio
di Marina Piccone:
Quattro
milioni e ottocento mila cittadini su nove milioni di abitanti sceglieranno i partiti
che dovranno governare il Paese. I partiti prescelti, a loro volta, nomineranno i
deputati e i senatori. La riconferma dell’attuale compagine governativa e soprattutto
del Fronte Patriottico Ruandese, il partito di Paul Kagame, presidente della Repubblica,
è scontata. Per la formazione di maggioranza, si prevede un plebiscito, alla stessa
stregua delle ultime votazioni, risalenti al 2003, quando l’SPR ottenne più del 73
per cento dei voti e Kagame venne riconfermato presidente con oltre il 95 per cento
dei consensi. Tra i temi dominanti di queste elezioni: la condizione dei sopravvissuti
al genocidio e la riforma agraria, che dovrebbe entrare in vigore entro il 2010, per
consentire l’acquisto di terreni da parte di imprese commerciali. Ciò che più importa
alla gente, ancora traumatizzata da un decennio di guerre atroci, è però la tranquillità.
La mancanza di partiti di opposizione, invece di preoccupare, rassicura la popolazione
che teme sempre il verificarsi di nuovi conflitti. Le urne si chiuderanno alle 15.00.
Sulla regolarità del voto vigileranno 67 osservatori internazionali.
Nigeria-attacchi Il
MEND, il Movimento d’emancipazione del Delta del Niger, ha rivendicato l’attacco ad
un impianto della Shell nello Stato di Rivers. Un’azione arrivata nel terzo giorno
di disordini tra il gruppo armato e i militari nigeriani che avevano dato 24 ore di
tempo alle compagnie straniere per lasciare la zona. Georgia-Russia La
crisi in Caucaso è al centro di un vertice europeo a Bruxelles. I ministri degli Esteri
dei 27 hanno dato il via libera alla missione di osservatori dell’Unione Europea,
composta da 200 uomini, e che verrà schierata nelle zone cuscinetto a sud dei confini
di Ossezia del Sud e Abhkazia. Deciso anche lo stanziamento di un pacchetto di aiuti
di 500 milioni di euro in tre anni da destinare alla ricostruzione della Georgia.
Sempre oggi, è iniziata una delicata missione di due giorni della NATO a Tblisi, già
fissata prima dell’inizio del conflitto e poco gradita dalla Russia che la giudica
“inopportuna”. Intanto il presidente russo Medvedev ha annunciato che firmerà questa
settimana gli accordi di cooperazione, compresa quella militare, con le due repubbliche
separatiste georgiane. Contemporaneamente, il ministro degli Esteri russo Lavrov,
dopo la visita in Abkhazia, dove il Cremlino aprirà una sede diplomatica prima della
fine dell’anno, è partito per l’Ossezia del Sud per una serie di incontri con le autorità.
Infine Tblisi ha reso noto oggi che sono 373 le persone morte nel conflitto russo-georgiano
dello scorso agosto.
Russia-Inguscezia Alta la tensione nel Caucaso
settentrionale. Due militanti e quattro agenti dei reparti speciali sono morti in
un’operazione antiterrorismo nella repubblica dell'Inguscezia. L’azione era finalizzata
a disarmare alcuni uomini nascosti in una abitazione privata.
Economia-
Merryl Linch La Banca d’affari Merrill Lynch passa sotto il controllo di Bank
of America, che l'acquista per 44 miliardi di dollari. Lehman Brothers si starebbe,
invece, preparando per chiedere la bancarotta, mentre un consorzio di dieci banche
darà vita a un fondo da 70 miliardi di dollari per assicurare liquidità. A rischio,
nella sola Europa, almeno 6 mila posti di lavoro; la Banca Centrale Europea ha parlato
in proposito di “allerta straordinaria”. Sulle prospettive economiche mondiali e le
ricadute che i nuovi assetti possono avere sui risparmiatori, Salvatore Sabatino
ha raccolto il commento di Giacomo Vaciago, docente di Economia Internazionale
presso l’Università Cattolica di Milano: R. – Siamo,
come le autorità monetarie hanno dichiarato, solo a metà del guado. Siamo ancora nella
fase in cui i governi, invece di risolvere i problemi, li agitano, spaventano i cittadini
o fanno dotte conferenze scientifiche per discutere su dove va il mondo. D.
– Quali, invece, le ricadute concrete sui risparmiatori?
R. – Si amplia
il rischio nei confronti dei rendimenti dati dalle attività finanziare; mi aspetto
che, a questo punto, il risparmiatore prudente preferisca attività finanziarie sicure
come la moneta, i titoli del tesoro. D. – L’ex presidente del
Federal Reserve, Alan Greenspan, ha detto che l’attuale crisi finanziaria è la più
grave da 50 anni ed è ancora lontana dall’essere terminata. Una proiezione reale,
secondo lei? R. – Certo che se continuiamo così - perché oramai è da 14
mesi che va avanti questa situazione di incertezza e, a tratti, di paura - è chiaro
che, alla fine, potrebbe avere ricadute anche sull’economia reale; c’è da dire che
proprio l’economia reale finora è rimasta sorprendentemente robusta. Per ora, si sta
ancora limitando al settore finanziario, che aveva accumulato più rischi e problemi
e oggi paga gli errori commessi. Il consumatore normale, l’operaio che lavora in una
fabbrica o nella sua bottega, ecc., non ha ancora subìto così gravi contraccolpi da
una crisi che è per il momento molto finanziaria, e soprattutto molto anglosassone.
Petrolio-quotazioni I terremoti finanziari in corso hanno avuto
immediate ripercussioni sui mercati. Il prezzo del petrolio è sceso sotto i 98 dollari
al barile, il minimo da sei mesi. In picchiata anche il Brent, greggio di riferimento
europeo, che a Londra è arretrato a 95 dollari ma sono tutte le Borse europee a perdere:
si registra infatti un calo pari al 4-5 per cento.
Italia-Alitalia Si
continua a trattare per il salvataggio di Alitalia. Ieri sera è stato siglato un accordo
tra il governo, la Compagnia aerea italiana (CAI) e i sindacati confederali (CGIL,
CISL, UIL E UGL). L'intesa prevede mille assunti in più in CAI e dà tempo fino al
30 settembre per risolvere il nodo dei contratti, il più difficile da sciogliere secondo
il ministro del Welfare Sacconi. Sugli scudi le sigle sindacali dei piloti che ritengono
l'accordo “carta straccia”. Intanto, i voli Alitalia non sono a rischio nonostante
l’allarme lanciato nei giorni scorsi sulla mancanza di carburante. Iran-nucleare Nessun
progresso concreto è stato raggiuntato dall’AIEA, agenzia Internazionale per l’energia
atomica, nell’indagine sulle attività atomiche iraniane. Lo ha annunciato la stessa
AIEA, secondo la quale Teheran ha installato altre duemila centrifughe per l'arricchimento
dell'uranio, arrivando a superare quota tremila.
Iraq-Gates A sorpresa
è giunto in Iraq il segretario americano alla Difesa Robert Gates. A Baghdad sono
in programma incontri tra le truppe USA e rappresentanti delle istituzioni irachene.
Intanto non si ferma la violenza: due autobombe sono esplose nel centro della capitale
irachena uccidendo almeno 12 persone e ferendone altre 32.
Pakistan-Afghanistan Dietrofront
delle truppe del Pakistan che, in un primo momento, avevano annunciato di aver sparato
contro elicotteri americani in una zona al confine con l’Afghanistan. Islamabad ha
comunque confermato l’incidente ma ha smentito che i velivoli fossero nello spazio
aereo pachistano. Sono 40 i militanti islamici legati ad Al Qaeda che hanno perso
la vita in una vasta operazione condotta dalle truppe pachistane nel Waziristan. Intanto
nell’ovest dell’Afghanistan, tre persone sono rimaste uccise stamani per l’esplosione
di una bomba al passaggio del convoglio del responsabile del distretto di Shindand,
nell’ovest del Paese. Risale a due giorni l’attentato nel quale ha perso la vita il
governatore della provincia afghana di Logar.
Thailandia- politica In
Thailandia, dopo la rinuncia di Samak Sundaravej a chiedere un nuovo mandato in Parlamento,
il Partito del potere del popolo ha candidato Somchai Wongsawat a primo ministro.
Mercoledì sono in programma le votazioni.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta
Capelli) Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
Anno LII no. 259 E' possibile ricevere gratuitamente,
via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La
richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.