2008-09-15 15:29:15

Il diritto all’istruzione dei bambini palestinesi è a rischio


A rischio il diritto all’istruzione dei bambini palestinesi. Secondo i dati diffusi da Unicef e UNRWA (l’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi), l’inizio dell’anno scolastico ha visto un preoccupante calo della frequenza scolastica, con 3400 casi di abbandono, e insieme una diminuzione del rendimento, con insufficienze in diverse materie. A causare lo stato di crisi nel settore dell’istruzione, l’Unicef registra molteplici fattori: allo sciopero degli insegnanti, che a Gaza ha bloccato le lezioni in molte scuole, si aggiunge il sovraffollamento delle stesse, costrette a doppi turni, con giornate scolastiche più corte per gli studenti e minor tempo a disposizione per imparare. Ma non è tutto perché il conflitto in atto ha contribuito fortemente a pregiudicare il diritto all’istruzione dei più giovani: nell’anno scolastico 2007-2008 le operazioni militari israeliane hanno impedito nelle scuole dell’UNRWA, spesso raggiunte dai bombardamenti, lo svolgimento di 256 giornate di lezione, e secondo l’Unicef in Cisgiordania ogni giorno gli scolari devono superare circa 600 barriere – da terrapieni a check point militari – per recarsi a scuola. Le limitazioni agli spostamenti nell’area coinvolta dal conflitto impediscono inoltre l’approvvigionamento di materiali scolastici. A rischio, secondo le organizzazioni umanitarie, anche la vita dei bambini. Nel Territorio Palestinese occupato, l’Unicef sostiene programmi d’emergenza in campo sanitario e nutrizionale, per l’acqua e gli impianti igienico-sanitari, la protezione dell’infanzia e l’istruzione: per l’anno scolastico 2008-2009 fornirà formazione e materiali scolastici alle 100 scuole in condizioni peggiori. (C.D.L.)







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