2008-09-15 15:10:21

Convegno a Roma su Pio XII: migliaia di testimonianze di ebrei salvati da Papa Pacelli


Un Simposio internazionale sulla figura di Pio XII e il suo pontificato negli anni della Seconda guerra mondiale. I lavori si sono aperti stamane nel Palazzo Salviati a Roma, con la partecipazione di personalità di fede ebraica e cattolica giunti da Europa e Stati Uniti ed anche da Isralele. L’iniziativa, articolata in tre giorni di relazioni e dibattiti, si deve all’associazione “Pave the Way Foundation”, fondata dall’ebreo americano Gary Krupp e dedicata a promuovere la pace nella tolleranza e comprensione tra le religioni. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

 
Al centro del Simposio i rapporti di Papa Eugenio Pacelli con gli Ebrei negli anni drammatici degli eventi bellici in Europa, sotto i regimi dittatoriali del Nazismo in Germania e del Fascismo in Italia. Sono noti gli attacchi portati avanti in alcuni ambienti a partire dagli anni ’60 all’operato di Pio XII. In realtà, ha esordito stamane l’avvocato e scrittore americano Ronald Rychlak, Pio XII è stato da alcuni condannato erroneamente prima che si sia stato svolto un regolare processo, dove gli elementi dell’accusa abbiano prodotto un giusto contradditorio. E le controprove sono le migliaia di testimonianze – evidenziate nel Simposio – che sono state portate da chi è stato protagonista di quegli eventi, ed ha sperimentato direttamente l’operato di Papa Eugenio Pacelli a favore del popolo ebraico, quando in ogni modo possibile - considerato il contesto della dittatura – si spese per salvare migliaia di ebrei, dando ordini in tal senso alle gerarchie ecclesiastiche. Tra gli interventi appassionati quello di padre Peter Gumpel, relatore della causa di Canonizzazione, che ha sottolineato come in contesti di privazione delle libertà fondamentali è prassi ordinaria non porre ordini e disposizioni per iscritto, per ovvi motivi di sicurezza, ma non per questo si può negare tutte le azioni positive che Pio XII ha fatto per gli ebrei e per contrastare la furia criminale dei regimi nazifascisti. Al nostro microfono Piero Laporta presidente di “Pave the Way Foundation” in Europa:

R. – Quello che è assolutamente evidente è che noi stiamo presentando documenti e testimonianze che sono documenti e testimonianze sin dal dopoguerra, anzi sin dal periodo della Seconda Guerra Mondiale. Sono allora documenti e testimonianze che esistono da sempre e che spesso sono stati immotivatamente accantonati, ignorati e trascurati. Dopo 45 anni di diffamazione a danno di questo Papa, io penso che da parte cattolica ci sia tutto il diritto di presentare questi documenti e indurre la gente a riflettere.
 
A chi lamenta poi la mancata apertura degli Archivi da parte della Santa Sede riguardo quegli anni, mons. Sergio Pagano, prefetto degli Archivi segreti vaticani, ha risposto – attraverso un video trasmesso in sala – che le motivazioni sono puramente tecniche, e che non appena pronti saranno resi pubblici.







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