2008-09-15 15:29:43

Ansie e scetticismo dilagano nelle società d’Oriente e Occidente


Aumenta il senso di paura nelle grandi metropoli europee. Secondo un’indagine della Fondazione Roma e del Censis in dieci grandi città di quattro continenti, presentata stamani nella capitale, inizia a vacillare la fiducia nel progresso come portatore di benessere e sicurezza per tutti. Circa il 54.3% degli intervistati è scettico e impaurito e il 41.2% considera la scienza un “male necessario”. Ma anche la globalizzazione, che fino a pochi anni fa veniva vista come una grande possibilità di sviluppo, è considerata un potente moltiplicatore di ansie. Infatti, quasi il 38% della popolazione metropolitana ritiene che sia più un rischio che un’opportunità, perché, concentrando poteri economici, finanziari e politici, mette, secondo l’indagine, il destino nelle mani di pochi uomini. Secondo quasi il 17% del campione, inoltre, in questo modo c’è una reale possibilità di mettere ricchi contro poveri. Roma e Mosca le città più diffidenti nei confronti della globalizzazione, Mumbai e Il Cairo al contrario sono le città meno scettiche. Per il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, in Italia “soprattutto in quest’ultima campagna elettorale, i politici hanno strumentalizzato le paure degli italiani a causa della crescita dell'immigrazione, della crisi economica e della complessità della società”. L’indagine sarà al centro del World Social Forum che si terrà dal 24 al 26 settembre a Roma. (A cura di Alessandro Guarasci)







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