Orissa: denunciate altre violenze contro i cristiani
A dispetto delle rassicurazioni fornite dal governo dell’Orissa, che in un documento
consegnato alla Corte Suprema indiana definisce la situazione “sotto controllo”, continuano
le violenze dei fondamentalisti indù contro i cristiani. Secondo Sajan George, responsabile
del Global Council of Indian Christians (GCIC) con base a Bangalore, si avverte un
clima di “tensione” nella zona, tanto che il governo locale ha proibito ogni “ingresso
nel distretto di Kandhamal” e ha “rimandato le elezioni amministrative”. L’attivista
cristiano - riferisce l'agenzia AsiaNews - denuncia il dramma dei rifugiati, che sono
stretti tra due fuochi: “Molti fedeli – racconta Sajan George – vogliono rientrare
nelle loro case perché temono i raid dei fondamentalisti indù, che hanno preso d’assalto
i campi profughi intimando agli sfollati di riconvertirsi all’induismo. Fra quelli
che hanno deciso di tornare ai villaggi d’origine, invece, resta alto il timore di
nuove violenze, danneggiamenti alle proprietà, sequestri e uccisioni”. Secondo il
leader del GCIC i vertici del Sangh Parivar – organizzazione che raccoglie le associazioni
nazionaliste indù – avrebbero preparato una “lista di almeno 140 cristiani colpevoli
dell’assassinio di Swami Laxamananda Saraswati e di altri cinque suoi seguaci” senza
fornire peraltro “nessuna prova del loro coinvolgimento”. La lista è stata distribuita
fra i fondamentalisti indù ai quali è stato chiesto di “punire i cristiani” nel caso
in cui il governo “non faccia giustizia”. Una minaccia che ha contribuito ad aumentare
il “panico” all’interno della comunità cristiana, già martoriata dalle violenze delle
scorse settimane e sulla quale pende la concreta possibilità di nuove violenze. Secondo
il Global Council of Indian Christians infatti, nei giorni scorsi sono stati ritrovati
altri quattro cadaveri ed i fondamentalisti indù avrebbero attaccato altri sei villaggi
nella zona di Kurtamgarh, vicino a Balliguda. Inoltre giovedì scorso alcune famiglie
cristiane sono state assaltate da gruppi di fanatici: le persone si sono salvate,
ma le loro case e i beni personali sono andati perduti. (R.P.)