2008-09-13 12:49:53

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Questa Domenica la Chiesa celebra la Festa della Esaltazione della Santa Croce: la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù, parlando a Nicodèmo, afferma che è necessario che il Figlio dell’uomo sia innalzato, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Quindi aggiunge:

“Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. 
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento di don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:
 
 
“Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza” (Ef 3, 17-19). Le quattro dimensioni che abbracciano tutto, sono già secondo Ireneo, quelle manifestatesi nella Croce di Cristo. La Croce abbraccia tutto e in essa si compiono le nozze di Cristo con l’umanità decaduta. Tutto si riassume nella “economia del legno” che tanta parte ha nell’Antico Testamento.
 
Quando hai smarrito il centro, il centro gravitazionale della tua esistenza e di quel che sei, riparti dalla Croce. E’ San Bonaventura a suggerirlo. Similmente si fa con il centro del cerchio: per reperirlo si traccia una croce. Da questo punto di vista, la croce è anche la chiave, quel che consente l’accesso al Mistero di Dio.

Però, ci ammonisce Giovanni della Croce, molti sono quelli che desiderano i frutti che dalla Croce provengono, ma pochi quelli che sono disposti effettivamente a prendere la “propria croce”.
  







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