Congresso Acli: "italiani sempre più poveri e meno proiettati al futuro"
Le ideologie sembrano contare sempre meno in Italia. In un’indagine delle Acli, presentata
stamani a Perugia nell’annuale congresso delle Associazioni, emerge che circa il 46%
degli elettori non si considerano né di destra né di sinistra. Molti di loro alle
ultime elezioni hanno votato per il Pdl, ma potrebbero votare per il Pd se trovassero
qualcuno in grado di risolvere i loro problemi. Insomma, le scelte politiche sembrano
dettate molto dai bisogni. Dal 2005 ad oggi, infatti, il cosiddetto "popolo della
quarta settimana", ovvero coloro che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, è cresciuto
del 14% e oggi circa il 45% degli italiani dichiara di considerare sempre più arduo
riuscire ad acquistare beni di prima necessità. Questo riguarda tutti i ceti, ma soprattutto
quello medio che ha visto a mano a mano erodere le proprie certezze. E con l’incertezza
economica aumenta anche l’incertezza sociale, se è vero, come dice l’indagine, che
solo un italiano su due dichiara di avere fiducia nel prossimo. Secondo il presidente
delle Acli, Andrea Olivero, “questo è un male non solo perché si minano le condizioni
economiche e sociali delle famiglie, ma anche perché gli italiani hanno difficoltà
a progettare il proprio futuro, ad impegnarsi in qualcosa di ideale che vada al di
là dei bisogni immediati”. Ma secondo le Acli i cattolici devono comunque riproporre
i loro valori non negoziabili e, ribadisce Olivero, "bisogna che portino questi principi
anche negli ambienti più laici, per convincere tutti della loro bontà". (Da Perugia,
Alessandro Guarasci)