2008-09-12 15:19:06

Bruxelles: i contadini africani presentano le loro soluzioni alla crisi alimentare


“È ora di prendere atto che la gestione dell’agricoltura da parte dei mercati è la prima causa della crisi alimentare”: è andato dritto al punto Ndiogou Fall, presidente della Rete delle organizzazioni contadine dell’Africa occidentale (ROPPA), nel suo intervento davanti alla Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, in occasione della Settimana africana in corso a Bruxelles. Ricordando che, secondo dati delle Nazioni Unite, i governi dei Paesi africani destinano meno del 10% dei loro bilanci all’agricoltura – settore in cui sono impiegati oltre il 60% dei lavoratori e che rappresenta il 30% del prodotto interno lordo di tutto il continente –, Fall ha affermato che “la crisi alimentare è il logico risultato di un processo di liberalizzazioni che, da oltre 20 anni, privilegia le esportazione a scapito di un’agricoltura volta a soddisfare la domanda locale”. Ogni anno – informa la Misna – nei 12 Paesi rappresentati dalla ROPPA, vengono spesi più di 20 miliardi di euro (il doppio degli aiuti allo sviluppo) per importare i prodotti alimentari necessari, una cifra che può anche quadruplicare a causa dell’aumento dei prezzi: “perciò – ha detto Fall – è indispensabile modificare la traiettoria ultraliberista degli accordi di partenariato economico (Ape/Epa) che l’Europa sta negoziando con i Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico”. (S.G.)







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