2008-09-11 15:09:17

I vescovi del Mozambico invitano i cittadini a partecipare alle elezioni


“Siamo tutti chiamati a contribuire, in quanto cittadini, all'opera di consolidamento della democrazia, come un importante passo per la costruzione del bene comune”. Così i Vescovi mozambicani chiedono ai cittadini di impegnarsi in vista delle elezioni locali del 19 novembre. L'appello è contenuto nella Lettera Pastorale dal titolo “Per delle elezioni libere, giuste e trasparenti”, pubblicata il 25 agosto, al termine dell'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Mozambicana. Lo riferisce l’Agenzia Fides. Ricordando i precedenti interventi sulla vita sociale del Paese, i Vescovi mozambicani riaffermano il loro diritto e dovere di “illuminare le realtà terrene alla luce del Vangelo”, senza però che questo comporti “un'indicazione di voto”. Nella Lettera Pastorale la Conferenza Episcopale riconosce che dalle passate elezioni emerge il desiderio del popolo mozambicano di consolidare la loro giovane democrazia. I Vescovi sottolineano in particolare la volontà dei mozambicani di costruire un Mozambico migliore anche attraverso il recupero dei valori della tolleranza e del rispetto reciproco, che si erano perduti durante la lunga guerra civile (1975-1992). Questo si traduce nella fondazione di istituzioni e regole democratiche, che a partire dall'accordo di pace del 1992, hanno permesso al Paese di avviare una nuova fase politica. Tra queste vi sono: una legge che regola le elezioni; gli organi elettorali; i partiti politici. Vi sono infine le organizzazioni della società civile (tra le quali vi sono associazioni promosse dalla Chiesa), che aiutano i cittadini ad esercitare il proprio diritto di voto. I Vescovi affermano che le elezioni “sono la maggiore espressione della democrazia, una forma privilegiata attraverso la quale il cittadino esercita il suo diritto e dovere di partecipare al miglioramento delle condizioni di vita proprie e del suo popolo”. Vi sono però, riconoscono i Vescovi, ancora delle zone d'ombra: violenza verbale e fisica durante la campagna elettorale; discredito crescente del lavoro degli organi elettorali; aumento del numero degli astenuti; mancanza di imparzialità di alcuni organi d'informazione. Nel loro documento, i Vescovi suggeriscono alcune indicazioni per permettere uno svolgimento libero e pacifico delle elezioni. Tra questi vi è la divulgazione al più alto numero possibile di cittadini, della legislazione elettorale (“perché i mozambicani conoscano meglio i loro diritti in modo da non essere manipolati”); il completamento del censimento elettorale; una campagna elettorale libera e trasparente e il rispetto delle regole elettorali, sia da parte delle istituzioni sia da parte dei cittadini (in particolare, i Vescovi ricordano che il voto è segreto e nessuno può essere obbligato a rivelare la propria scelta). Per quanto riguarda i criteri per la scelta del voto, il documento si sofferma sulla serietà dei partiti politici, che deriva dal rispetto della democrazia interna (“perché se un partito non è democratico al suo interno, non garantisce il rispetto della democrazia a livello nazionale”), sulla scelta di “leader competenti, onesti e credibili”; sull'osservanza da parte dei candidati del rispetto dell'avversario durante la campagna elettorale e nell'apertura al dialogo e alla tolleranza. (S.C.)







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