Australia: i vescovi chiedono agevolazioni per le associazioni cattoliche impegnate
contro la povertà
La Chiesa cattolica australiana interviene nel dibattito sulla modifica del regime
legale delle associazioni caritative e delle organizzazioni no profit in corso nel
Paese. La Conferenza episcopale locale – riporta il SIR - ha inviato alla Commissione
del Senato che si occupa della questione, una relazione in cui spiega l’impegno della
comunità cattolica in settori chiave per la società come l’istruzione e i servizi
sanitari, le pari opportunità, i servizi sociali e per lo sviluppo, senza nascondere
eventuali criticità e avanzando proposte di miglioramento. Il documento elaborato
dai vescovi si basa su un’inchiesta interna fra le organizzazioni ecclesiali presenti
sul territorio, soprattutto quelle che con il loro operato suppliscono a carenze del
sistema statale e vanno a tutto vantaggio della collettività: in favore di queste
si chiedono facilitazioni burocratiche e agevolazioni fiscali. La Conferenza episcopale
ha sottolineato il lavoro delle associazioni cattoliche nella lotta alla povertà soprattutto
nelle aree rurali, fenomeno che in Australia colpisce in particolare la popolazione
aborigena: in alcune zone del Paese il 45 per cento della minoranza è disoccupata;
inoltre una famiglia indigena ha 20 possibilità in più di essere senza tetto e in
stato di indigenza rispetto a una non indigena. Anche per risolvere questo problema
i vescovi chiedono al governo trasparenza e interventi mirati contro l’esclusione
sociale e la criminalità. (R.B.)