Ai diritti dei bambini africani dedicata quest'anno l'edizione del Premio internazionale
"Padre Puglisi"
Al via a Palermo la IV edizione del Premio Inernazionale “Padre Puglisi” dedicato,
quest’anno, alla promozione dei diritti dei bambini africani e di ogni parte del mondo.
Secondo padre Antonio Garau, presidente dell’Associazione Jus Vitae e tra i
promotori dell’evento, l’impegno a favore degli ultimi indicato da padre Puglisi,
ucciso dalla mafia 15 anni fa, è un solco che si rinnova ogni anno. Ascoltiamolo al
microfono di Massimiliano Menichetti:
R. - Padre
Pino Puglisi è morto ammazzato dalla mafia proprio perché dava fastidio nel quartiere
di Brancaccio; è stato ucciso perché toglieva i bambini dalle mani della manovalanza
mafiosa; quindi, la scelta di ogni anno di dedicare ai bambini di tutto il mondo il
Premio Padre Pino Puglisi rientra nelle finalità che la sua volontà ha sempre perseguito. D.
– Quest’anno avete scelto il Burundi, e avete anche avviato un progetto... R.
– Inizieremo subito in Burundi dando alla gente l’opportunità di portare avanti responsabilmente
delle micro-fattorie con animali. D. – Tra i premiati della
quarta edizione del Premio Internazionale Padre Puglisi spiccano mons. Bregantini
e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’ Egidio... R.
– Si, perché Andrea è stato uno di quegli uomini caparbi che ha saputo dare una svolta
anche a tutta la sua vita, dedicandola ai piccoli, agli umili, agli ultimi. E abbiamo
anche la presenza di mons. Bregantini, testimone di questa lotta contro la mentalità
mafiosa, dell’annuncio del Vangelo a tutte le culture e a tutte le coscienze. D.
– Il 15 settembre saranno 15 anni dall’assassinio di Padre Puglisi; qual è la situazione
a Palermo, la mafia è ancora presente? R. – Sicuramente. E dobbiamo
dire anche che non c’è ancora una presa di coscienza forte, ancora bisogna fare molto
cammino; se n’è fatto tanto, di cammino, grazie a Dio, grazie a tanti uomini che hanno
pagato di persona; però ancora la strada è molto ardua. D. –
Qual è il compito della Chiesa, secondo lei, nel cammino verso la legalità? R.
– La Chiesa deve uscire dalle sacrestie. Se vogliamo che la Chiesa ritorni ad essere
un punto fondamentale per i giovani, per la gente comune, deve animare il territorio. D.
– Qual è dunque l’auspicio per la quarta edizione del Premio Internazionale Padre
Puglisi, in questo collegamento che voi proponete per sconfiggere le povertà nel mondo
e tutelare i più indifesi? R. – Che possiamo, tutti quanti insieme,
prenderci per mano ed avere il coraggio di testimoniare fino in fondo l’amore per
l’uomo, perché se togliamo quest’obiettivo, comune a tutti gli uomini, non riusciremo
mai a vincere le mafie del mondo.