2008-09-10 15:24:08

Zimbabwe: il presidente dei vescovi chiede di attuare gli accordi tra governo e opposizione


“Dal periodo coloniale al periodo successivo all'indipendenza, i governi non sono riusciti a favorire la costruzione di una società che sia rispettosa della dignità di tutte le persone e a garantire la sicurezza, la giustizia e la pace”. Così mons. Robert Christopher Ndlovu, arcivescovo di Harare e presidente della Conferenza Episcopale dello Zimbabwe, individua le cause profonde della crisi nel quale il Paese è sprofondato negli ultimi anni. Mons.Ndlovu, ha presentato una relazione sulla situazione del Paese all'incontro tra la Conferenza Episcopale dello Zimbabwe con la Conferenza Episcopale dell'Africa Australe che si tiene fino a domani a Pretoria, in Sudafrica. “L'esclusione di carattere economico, politico e sociale ha favorito lo sviluppo del razzismo, di una concezione negativa delle etnie, la discriminazione di genere e il pessimismo tra i giovani. Il fallimento della leadership nazionale ha minato la reale possibilità di creazione di una giusta e pacifica nazione caratterizzata dal rispetto della vita umana, della proprietà e della dignità umana. Essa ha inoltre omesso di facilitare la vera guarigione e la riconciliazione dopo la lotta di liberazione” afferma mons. Ndlovu, nel suo intervento, inviato all'Agenzia Fides. Il presule guarda con speranza al Memorandum d'intesa tra il partito del Presidente Mugabe e le due principali formazioni dell'opposizione: “la speranza è che i nostri leader siano sinceri quando affermano che si impegnano a “porre fine alle divisioni, al conflitto e all'intolleranza che hanno caratterizzato la nostra vita politica" e che essi sono “determinati a costruire una società libera dalla violenza, dalla paura, dall'intimidazione, dall'odio, dalla corruzione e fondata invece sulla giustizia, sull'equità, sulla trasparenza, la dignità e l'uguaglianza”. L'arcivescovo di Harare chiede però che il Memorandum d'intesa sia applicato immediatamente, soprattutto per quel che concerne la fine delle violenze politiche. Una dei punti dell'accordo prevede infatti lo smantellamento delle strutture della violenza. Mons. Ndlovu ricorda in particolare che vi sono ancora persone di una certa affiliazione politica che sono in stato di detenzione ed altre che continuano ad essere molestate perché sostengono alcuni partiti politici. “Questo deve cessare immediatamente” afferma l'arcivescovo di Harare che sottolinea anche che “per la Chiesa è difficile o impossibile in alcune aree dare aiuto agli sfollati”causati dalla violenza politica. (R.P.)







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