Zimbabwe: il presidente dei vescovi chiede di attuare gli accordi tra governo e opposizione
“Dal periodo coloniale al periodo successivo all'indipendenza, i governi non sono
riusciti a favorire la costruzione di una società che sia rispettosa della dignità
di tutte le persone e a garantire la sicurezza, la giustizia e la pace”. Così mons.
Robert Christopher Ndlovu, arcivescovo di Harare e presidente della Conferenza Episcopale
dello Zimbabwe, individua le cause profonde della crisi nel quale il Paese è sprofondato
negli ultimi anni. Mons.Ndlovu, ha presentato una relazione sulla situazione del Paese
all'incontro tra la Conferenza Episcopale dello Zimbabwe con la Conferenza Episcopale
dell'Africa Australe che si tiene fino a domani a Pretoria, in Sudafrica. “L'esclusione
di carattere economico, politico e sociale ha favorito lo sviluppo del razzismo, di
una concezione negativa delle etnie, la discriminazione di genere e il pessimismo
tra i giovani. Il fallimento della leadership nazionale ha minato la reale possibilità
di creazione di una giusta e pacifica nazione caratterizzata dal rispetto della vita
umana, della proprietà e della dignità umana. Essa ha inoltre omesso di facilitare
la vera guarigione e la riconciliazione dopo la lotta di liberazione” afferma mons.
Ndlovu, nel suo intervento, inviato all'Agenzia Fides. Il presule guarda con speranza
al Memorandum d'intesa tra il partito del Presidente Mugabe e le due principali formazioni
dell'opposizione: “la speranza è che i nostri leader siano sinceri quando affermano
che si impegnano a “porre fine alle divisioni, al conflitto e all'intolleranza che
hanno caratterizzato la nostra vita politica" e che essi sono “determinati a costruire
una società libera dalla violenza, dalla paura, dall'intimidazione, dall'odio, dalla
corruzione e fondata invece sulla giustizia, sull'equità, sulla trasparenza, la dignità
e l'uguaglianza”. L'arcivescovo di Harare chiede però che il Memorandum d'intesa sia
applicato immediatamente, soprattutto per quel che concerne la fine delle violenze
politiche. Una dei punti dell'accordo prevede infatti lo smantellamento delle strutture
della violenza. Mons. Ndlovu ricorda in particolare che vi sono ancora persone di
una certa affiliazione politica che sono in stato di detenzione ed altre che continuano
ad essere molestate perché sostengono alcuni partiti politici. “Questo deve cessare
immediatamente” afferma l'arcivescovo di Harare che sottolinea anche che “per la Chiesa
è difficile o impossibile in alcune aree dare aiuto agli sfollati”causati dalla violenza
politica. (R.P.)