Benedetto XVI in Francia: per il cardinale Bertone "la laicità positiva non è una
minaccia"
“Fortunatamente”, negli ultimi dieci anni, il rapporto tra Chiesa e Stato in Francia
è “evoluto”. “Il presidente Sarkozy ne ha dato prova nel suo discorso al Laterano
quando ha parlato di una laicità positiva che riconosce l’importanza e il valore delle
religioni”. “Occorre ora che questo concetto di laicità passi a poco a poco nei fatti”.
A parlare è il Segretario di Stato vaticano card. Tarcisio Bertone in una intervista
rilasciata ieri al quotidiano cattolico francese “La Croix” e ripresa dall'agenzia
Sir, a pochi giorni dal viaggio apostolico nel Paese di Benedetto XVI. Il Segretario
di Stato vaticano stila un bilancio del rapporto attuale tra la Chiesa e lo Stato
in Francia. “La concezione francese della laicità - osserva il card. Bertone – ha
avuto per lungo tempo la tendenza ad emarginare la fede, accantonandola nel privato.
Da parte sua, la Chiesa in Francia, che ha l’abitudine di essere in dialogo con le
altre confessioni religiose e con le altre famiglie di pensiero presenti nella società
francese, ha spesso fatto fatica a far comprendere che essa non parla né agisce come
una lobby che cerca di far avanzare i suoi interessi, ma che vuole contribuire, attraverso
i suoi interventi, alla ricerca del bene comune”. “Oggi – prosegue il cardinale nel
delineare la situazione attuale – lo Stato è portato a prendere in considerazione
il fatto che, nonostante l’avanzata della secolarizzazione, molti cittadini hanno
una vita spirituale che ha un riverbero nella vita sociale”. Secondo il Segretario
di stato, non sarebbe “né giusto né fecondo” non prendere atto di questa “realtà sociale”.
“Se le parole hanno un significato – ha proseguito il porporato – la laicità positiva
non costituisce una minaccia al principio di laicità né una rottura. Significa solamente
che questa laicità non è cieca e non disconosce il fatto religioso. E questa è una
evoluzione che la rende più sana”. “La Chiesa in Francia – aggiunge il Segretario
di Stato – per il suo profondo radicamento storico nella società e per la sua esigenza
missionaria ed intellettuale, ha sempre voluto essere presente nelle questioni sociali
e nei luoghi dove vivono e lavorano gli uomini”. Da qui si comprende la sua attenzione
per “i problemi bioetici, l’educazione e la famiglia, la vita nelle periferie, l’accoglienza
e l’integrazione delle popolazioni immigrate, la cultura. La Chiesa, in Francia –
conclude il cardinale Bertone – vuole rimanere fedele a questa tradizione continuando
ad abbracciare con il suo sguardo e il suo impegno l’insieme delle realtà umane”.
(R.P.)