I vescovi del Pakistan chiedono al nuovo presidente la protezione delle minoranze
religiose
In Pakistan, Asif Ali Zardari ha giurato come nuovo presidente. Alla cerimonia ha
partecipato anche il presidente afghano, Hamid Karzai. I capi di stato di Pakistan
e Afghanistan hanno assicurato che i due Paesi combatterranno insieme contro il terrorismo.
Il presidente della Conferenza episcopale pachistana, mons. Lawrence John Saldanha,
ha chiesto, intanto, in un messaggio rivolto al neoeletto presidente, che tutti “possano
godere dei loro giusti diritti come cittadini ”. La speranza – afferma il presule
– è che il Pakistan possa imboccare la strada dell’unità, della pace e dello sviluppo.
In particolar modo, si auspica che possano essere tutelati i diritti delle minoranze
religiose. Su questo tema si sofferma, al microfono di Kelsea Brennan-Wessels,
proprio mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore:
R. –
As for minorities, I have issued a letter congratulating him on his victory … Per
quanto riguarda le minoranze, ho pubblicato una Lettera nella quale esprimiamo le
nostre congratulazioni per la sua vittoria; gli abbiamo anche chiesto di prestare
una più urgente attenzione al problema delle minoranze religiose che si trovano a
dover far fronte al problema del terrorismo, dell’estremismo. Si tratta spesso di
persone molto povere, per cui hanno bisogno di assistenza e di aiuto speciali per
poter vivere. E’ necessaria anche una maggiore tolleranza religiosa ed è indispensabile,
nel caso di leggi discriminatorie nei riguardi delle minoranze e delle donne, che
siano assistite. E’ necessario un aiuto speciale in questo ambito ed è questo sforzo
che abbiamo chiesto. Però, in questo momento particolare gli facciamo tanti auguri:
nella mia Lettera gli abbiamo espresso il nostro pieno sostegno e la piena disponibilità
alla collaborazione. Lui è il nostro presidente e noi gli manifesteremo la nostra
lealtà allo Stato e continueremo a servire gli interessi del Paese, in particolare
nei campi della salute e dell’educazione. D. – A proposito di
educazione, quali iniziative promuove la Chiesa cattolica per sostenere la popolazione? R.
– You know, our level of literacy is very, very poor, it is one of the poorest in
the region … Il livello di istruzione nel nostro Paese è molto basso. Uno
dei più bassi livelli d’istruzione in tutta l’area dell’Asia meridionale è in Pakistan.
Abbiamo infatti una percentuale molto bassa di popolazione alfabetizzata, e per questo
l’istruzione è una priorità per il Paese e per noi. Noi gestiamo un sistema, una rete
di scuole e cerchiamo di promuovere l’istruzione nel miglior modo possibile, con le
pur ridotte risorse a nostra disposizione. Noi, infatti, non riceviamo nessun tipo
di aiuto o di assistenza dal Governo per quanto riguarda l’istruzione. Anche se per
noi è difficile gestire le nostre scuole, rimaniamo impegnati nel campo dell’educazione:
abbiamo collegi e scuole. Nella nostra diocesi di Lahore abbiamo più di cento scuole,
frequentate sia da musulmani sia da cristiani …