Si è spento, all’età di 93 anni, il cardinale Antonio Innocenti, prefetto emerito
della Congregazione per il Clero
Lutto nella Chiesa italiana: si è spento, ieri nel primo pomeriggio, all’età di 93
anni, il cardinale Antonio Innocenti. Il porporato era prefetto emerito della Congregazione
per il Clero, presidente emerito della Pontificia Commissione per la conservazione
del Patrimonio artistico e storico della Chiesa e presidente emerito della Pontificia
Commissione “Ecclesia Dei”. Con il decesso del cardinale Innocenti, il Collegio cardinalizio
è formato da 193 porporati di cui 116 Elettori e 77 ultra-ottantenni. I cardinali
italiani sono ora 41 di cui 20 elettori e 21 ultra-ottantenni. Un profilo del cardinale
Innocenti nel servizio di Alessandro Gisotti:
Nato nel
1915 a Poppi, in diocesi di Fiesole, il cardinale Antonio Innocenti ha ricevuto l'ordinazione
sacerdotale nel 1938. Nel 1941, ha conseguito la laurea in Diritto canonico alla Pontificia
Università Gregoriana, dedicando ogni momento libero al ministero sacerdotale nella
borgata romana di Primavalle e nell'Agro Romano. Rientrato a Fiesole, ha intrapreso
l'insegnamento canonico e morale presso il Seminario. Durante gli ultimi mesi del
conflitto mondiale, si adoperò in favore della popolazione mettendo a frutto le sue
cognizioni linguistiche, salvando così numerose persone dalla deportazione. Fu sottoposto
a due processi sommari e portato dinanzi al plotone di esecuzione, ma all'ultimo momento
l'ordine di sparare venne revocato.
Terminata la
guerra, ha intrapreso la fondazione dei primi circoli delle ACLI a Fiesole. Nel 1948
è stato nuovamente inviato a Roma per completare gli studi teologici presso l'Università
Lateranense, dove ha conseguito la licenza in Dommatica. Su invito dell’allora arcivescovo
Montini fa ingresso nell'Accademia Ecclesiastica. Il primo incarico in campo diplomatico
è quello di segretario presso l'allora delegazione apostolica di Leopoldville, con
giurisdizione sul Congo Belga e il Ruanda-Urundi (1950). Successivamente (1953) viene
inviato alla nunziatura apostolica in Svizzera, dove si è dedicato all'assistenza
religiosa agli immigrati e ai rapporti con i cristiani di altre denominazioni. Nei
primi anni ‘60 è chiamato a rappresentare la Santa Sede nell'adesione al Consiglio
d'Europa a Strasburgo. Dal 1964 ha prestato la propria opera presso la Rappresentanza
pontificia a Parigi.
Nel 1967 viene nominato nunzio
apostolico in Paraguay. L’anno dopo riceve l'ordinazione episcopale. Nel 1973 viene
chiamato a Roma per assumere l'incarico di segretario della Congregazione per la disciplina
dei Sacramenti. Dal 1980 al 1985 è nunzio apostolico in Spagna. Nello stesso 1985,
viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Dal gennaio 1986 al luglio 1991 il porporato
italiano è prefetto della Congregazione per il Clero. In tale veste, nel 1990 è stato
presidente delegato all’VIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla
formazione dei sacerdoti.