Canada: l’apprezzamento dei vescovi per la lettera dei 138 esponenti islamici ai leader
cristiani
“Prendiamo atto con molto interesse e speranza della lettera aperta ‘Una Parola comune
tra noi e voi’” che ponendo l’accento “sull’amore di Dio e del prossimo, è un richiamo
importante alla responsabilità condivisa da tutti quelli che credono in un unico Dio”.
È quanto si legge in una nota della Commissione per il dialogo interreligioso della
Conferenza episcopale canadese, che si unisce così ai diversi apprezzamenti espressi
per l’appello rivolto, quasi un anno fa, da 138 esponenti islamici alle massime autorità
cristiane del mondo a promuovere insieme “maggiore comprensione” tra le due fedi.
“Il dialogo e la collaborazione tra le comunità credenti – sottolinea la nota – sono
essenziali per la ricerca umana della pace e della giustizia”. In questo senso il
testo rileva con soddisfazione i buoni rapporti esistenti tra cristiani e musulmani
in Canada e la loro collaborazione sulle principali tematiche di interesse comune.
Tra esse, la nota ricorda “l’opzione preferenziale per i poveri” su cui insiste molto
la lettera dei leader religiosi islamici. Pur riconoscendo “l’esistenza di gravi ostacoli
ereditati dal passato”, la Commissione canadese per il dialogo interreligioso ribadisce
il proprio impegno a “trasformarli in un guado per costruire un sentiero che elimini
gli scontri e favorisca la comprensione” . In sintonia con il Santo Padre, essa esorta
quindi i fedeli cristiani e musulmani in Canada “a gettare ponti tra la fede e la
cultura” e ad “accogliere questa ‘Parola comune’” per studiare e riflettere insieme
su come promuovere “rapporti di reciproco rispetto e cooperazione”. (L.Z.)