Denuncia dell’UNICEF: “gravi le conseguenze del conflitto nel Caucaso su donne e bambini”
“Profonda preoccupazione - esprime l’Unicef - per le gravi conseguenze su donne e
bambini” coinvolti nel recente conflitto in Sud Ossezia. “Bambini e donne sfollate
hanno visto la propria vita sconvolta, e vivono ora nello spavento e nell’insicurezza”,
ha affermato Maria Calivis, direttore UNICEF dell’Ufficio regionale per l’Europa Centrorientale
e la Comunità degli Stati Indipendenti. Di ritorno da una missione a Tbilisi, Mosca
e Vladikavkaz, Calivis - riferisce l’agenzia Sir – ha sottolineato che “molti vivono
in condizioni estremamente difficili e hanno bisogno di assistenza e sostegno mirato
per poter tornare ad una vita normale”. L’UNICEF evidenzia l’importanza che i bambini
tornino a scuola al più presto, non appena le condizioni lo permettano. “La prospettiva
di tornare a scuola restituisce ai bambini un senso di normalità e di speranza nel
futuro”, ha spiegato Calivis. Riportare a scuola i bambini, offrire loro sostegno
psicosociale, educazione sui pericoli delle mine, assistenza medica e nutrizionale,
acqua e servizi igienico-sanitari, sono i principali programmi di intervento dell’UNICEF
in Georgia. (R.G.)