Congresso Mariologico Mariano Internazionale a Lourdes. Il Papa: sostenere la pietà
mariana. Intervista con il cardinale Poupard
“Le apparizioni della Beata Vergine Maria. Tra storia, fede e cultura”: questo il
titolo del 22° Congresso Mariologico Mariano Internazionale, al via oggi a Lourdes.
Organizzato dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale, il convegno esaminerà
le apparizioni della Vergine dal punto di vista esegetico, teologico e storico e sotto
il profilo giuridico e scientifico. Centrale anche la riflessione ecumenica, con una
tavola rotonda tra rappresentanti cattolici, ortodossi e luterani. Ma qual è la finalità
del Congresso? Isabella Piro lo ha chiesto al cardinale Paul Poupard,
presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura ed Inviato Speciale del
Santo Padre all’evento:
R. – La sua
finalità, come mi ha scritto il Santo Padre nella sua lettera autografa con la quale
mi nomina suo inviato speciale per presiedere a suo nome il Convegno, è di sostenere
la pietà con la quale la Chiesa si rivolge alla Madre Santissima di Gesù, perché ciò
esige di essere approfondito sempre più e di essere confermato attraverso la ricerca
teologica. E poi il Papa aggiunge che il convegno offre l’occasione e la possibilità
di discutere sulla dottrina mariana, ma anche di condurre gli animi ad acquisire una
consapevolezza più fervida della religione ed una fede più salda, come pure a formulare
propositi più solidi.
D. – Il convegno si colloca
nell’ambito di una delle 12 missioni giubilari per il 150° anniversario delle apparizioni
della Beata Vergine a Lourdes. Siamo nell’ambito della “Missione con Maria”: in che
modo il convegno rientra in questa missione?
R. –
Questo convegno internazionale si inserisce perfettamente nell’Anno giubilare delle
apparizioni, perché unisce storia, fede e dottrina. È dunque una riflessione fondamentale
che unisce la storia, la fede e la teologia e che si presenta in prossimità assoluta
del pellegrinaggio del Santo Padre Benedetto XVI che va Lourdes come pellegrino. Dunque,
il congresso stesso si svolge per preparare l’unione spirituale con questa visita
apostolica che il Santo Padre farà a Lourdes nella settimana successiva.
D.
– Eminenza, a 150 anni dalle apparizioni della Madonna a Lourdes, il culto mariano
si è rafforzato nel tempo?
R. – Non soltanto si è
rafforzato, ma si è approfondito. Vorrei far notare che il nostro convegno è il secondo
congresso che si celebra a Lourdes e che il primo è stato celebrato nel 1958: aveva
come tema “Maria e la Chiesa” e così ha aperto la strada alla svolta mariologica del
capitolo VIII della Costituzione del Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, dedicato
al mistero di Maria nel cuore della Chiesa.
D. –
Ma cosa dice il culto di Maria all’uomo di oggi?
R.
– Dice molto. Questo culto mariano ci fa scoprire tutta la personalità di Maria, donna
di fede, donna eucaristica, come ebbe a definirla il Servo di Dio Giovanni Paolo II.
E più si venera Maria, più si adora il mistero di Gesù, suo Divino Figlio che Maria
ci ha donato come Figlio di Dio, venuto per noi peccatori sulla terra. Dunque, questo
grande mistero di Cristo viene approfondito attraverso il culto di Maria.