L'arcidiocesi di Lecce apre in Moldavia un centro di accoglienza per combattere la
povertà
Si chiamerà “Cenacolo Regina Pacis”, il nuovo centro di accoglienza per i poveri di
Chisinau, capitale della Moldavia. L’inaugurazione avverrà domani alla presenza dell’arcivescovo
di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi, che giungerà nello Stato dell’Europa orientale racchiuso
tra Romania e Ucraina insieme ai responsabili della Caritas diocesana. Il complesso,
che può contare anche su una chiesa annessa in cui sono state incastonate nell’altare
le reliquie di San Filippo Smaldone, rientra nel “Progetto Moldavia” che l’arcidiocesi
pugliese sta portando avanti da anni nel Paese dell’Est. “La struttura – si legge
in una nota della Caritas diocesana – rappresenta un nuovo argine contro l’avanzare
del degrado per permettere ai moldavi di non affondare nella lotta per la sopravvivenza
cui sono costretti”. Il Cenacolo sarà un riferimento per la comunità locale, ma anche
un luogo di incontro e di formazione. Non solo. L’ “oasi” – informa Avvenire – si
propone di essere un angolo privilegiato di preghiera, soprattutto per i giovani.
Dal 1997 la fondazione Regina Pacis, che ha la sua sede a San Foca di Melendugno e
ha aperto alcune strutture nella Repubblica di Moldavia, è impegnata sul fronte dell’accoglienza
e dell’integrazione degli immigrati sul territorio italiano.