Vaticano: progetti ecosostenibili contro il degrado ambientale
Produrre energia pulita abbattendo i consumi e tutelando l’ambiente. E’ questo l’obiettivo
dei progetti in corso in Vaticano per raggiungere entro il 2020 il traguardo, fissato
dagli Stati europei, di derivare almeno il 20 per cento del contributo energetico
da fonti rinnovabili. Risultato al quale contribuisce l’installazione, prevista tra
i mesi di settembre e ottobre, di un grande pannello fotovoltaico sulla copertura
dell’Aula Paolo VI. Secondo il progetto, realizzato in collaborazione con l’Università
La Sapienza di Roma – spiega all’Osservatore Romano Mauro Villarini, ingegnere responsabile
dei progetti sulle fonti di energia rinnovabile in Vaticano – una serie di schermi
capaci di captare energia solare andranno a rivestire circa 2mila metri quadrati dei
5mila totali della copertura dell’Aula Nervi ed entreranno in funzione alla fine dell’anno.
L’intervento – aggiunge – non inciderà in maniera significativa sulla visuale esterna
della struttura, che è stata scelta perché di concezione moderna e dunque più compatibile
con l’installazione delle nuove tecnologie. Un progetto ecocompatibile che – sottolinea
ancora Villarini – risponde all’invito formulato da Papa Benedetto XVI lo scorso 1°
gennaio 2007, in occasione della Giornata mondiale della Pace, quando il Santo Padre
“di fronte al diffuso degrado ambientale”, chiese di favorire la formazione di una
coscienza ecologica “in modo che si sviluppi e maturi trovando adeguata espressione
in programmi ed iniziative concrete'”. Al progetto di prossimo avvio se ne aggiungono
altri in cantiere: entro ottobre al via i lavori di un secondo impianto che sfrutterà
l’energia solare per produrre acqua calda. (C.D.L.)