2008-08-30 13:31:16

Messico. Il cardinale Rivera Carrera: "abominevole e immorale" la legge sull'aborto


In un comunicato diffuso sulla stampa del Distretto Federale, dopo la decisione della Corte Suprema di avallare la legge che consente l'aborto entro la 12.ma settimana, il cardinale Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico, invita a riflettere su una grave contraddizione: siamo tutti angosciati di fronte "al timore generalizzato della violenza urbana nonché davanti alle distruzioni del narcotraffico, ma ora a tutto ciò si somma la violenza istituzionale, con l'avvallo della giustizia, che certamente non fermerà la perdita di vite umane e sarà anche causa di danni fisici, morali e spirituali tra le donne che vivono questo tragico evento". Il porporato manifesta "profondo disagio e dolore" per l’approvazione della legge che "consente l'assassinio di esseri innocenti ancora nel ventre della madre" e introduce in una parte del Paese "la cultura della morte". Nella nota l'arcivescovo invita tutti i cattolici "ad offrire aiuto immediato" alle donne che "subiscono la violenza, l'emarginazione, l'abbandono e l'ignoranza e, spesso, sono obbligate dal proprio partner o dalla famiglia ad eseguire il terribile atto dell'aborto" e ricorda ai medici cattolici che in questi casi "possono esercitare l'obiezione di coscienza e dunque rifiutare nei propri posti di lavoro quest'atto di lesa umanità". Nel comunicato si chiede inoltre alle autorità dello Stato e ai dirigenti delle strutture sanitarie di non ostacolare questo diritto e di rispettare coloro che opporranno il proprio rifiuto ad eseguire aborti. Il cardinale Rivera Carrera affida il popolo messicano alla Madonna di Guadalupe affinché estenda la sua amorevole protezione sul Paese "in un'ora così difficile". Subito dopo che l'Assemblea legislativa del Distretto Federale, nell'aprile 2007, aveva approvato a larga maggioranza la depenalizzazione dell'aborto entro la 12.ma settimana, presso la Corte Suprema furono depositate due opposizioni: la prima del fiscale generale della Repubblica, voluta dal presidente Felipe Calderòn, e l'altra della Commissione nazionale per i diritti umani. Due giorni fa la Corte Suprema ha pubblicato il suo verdetto: otto voti che dichiarano costituzionale la legge e tre contrari. Durante i giorni delle discussioni in seno all'alta Corte, in Messico, si era aperto un ampio dibattito sul diritto alla vita, non solo per quanto riguarda l'aborto ma anche per l’alto indice di violenza che colpisce la nazione. In questi primi otto mesi del 2008 i "morti ammazzati" sono oltre 2.950. Nel 2007 furono in tutto l'anno 2.700. Dati che aiutano a leggere la posizione della Chiesa e del cardinale Rivera Carrera da una prospettiva ben diversa, anche perché da più parti si teme che fra poco altre Assemblee legislative procedano nella medesima direzione. (A cura di Luis Badilla) RealAudioMP3







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