Libertà religiosa e famiglia nell'omelia dell’arcivescovo Bagnasco per la festa della
Madonna della Guardia
Ha radunato migliaia di pellegrini l’annuale celebrazione, a Genova, della Madonna
della Guardia: in ventimila nel periodo della novena - riporta il quotidiano Avvenire
- hanno raggiunto il Santuario alle spalle della città per rendere omaggio, chiedere
grazie e offrire preghiere alla Vergine. Un pellegrinaggio che da tradizione si svolge
ogni 29 agosto dal 1490, quando la Madonna apparve al contadino Benedetto Pareto e
gli chiese di edificare lassù una cappella, oggi Santuario. Qui a presiedere la Messa
solenne, è intervenuto ieri l’arcivescovo Angelo Bagnasco che nell’omelia ha parlato
delle drammatiche sfide del presente, come la pace e la libertà religiosa, ma anche
della centralità della famiglia “perno della Chiesa, della società umana, della civiltà,
grembo della vita, scuola di fede”. Ad essa – ha annunciato il porporato - sarà dedicato
il percorso annuale della pastorale diocesana. E proprio al clero locale l’arcivescovo
Bagnasco si è rivolto con particolare attenzione, ricordando che il sacerdote è una
“necessità insostituibile” nella Chiesa, “punto fermo” della comunità cristiana che
pure si avvale della preziosa collaborazione dei laici. Ai sacerdoti il porporato
ha ricordato la necessità dell’obbedienza e del servizio alla Chiesa, nell’umiltà,
la vigilanza e la generosità, nonché l’importanza della fraternità, “di ordine spirituale
prima ancora che pastorale”. (C.D.L.)