2008-08-30 15:14:31

Giornata internazionale degli scomparsi: migliaia di persone svanite nel nulla


“Fermiamo le sparizioni forzate” così Amnesty International in occasione dell’odierna Giornata internazionale degli scomparsi. Secondo le principali agenzie mondiali per i diritti umani, nel 2007 in 29 Stati sono sparite nel nulla migliaia di persone. Al microfono di Massimiliano Menichetti, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ribadisce che per combattere il fenomeno è necessario che sia ratificata la Convenzione ONU per la protezione di tutte le persone vittime di sparizioni forzate.RealAudioMP3

R. – Ci sono due tipi di discorsi distinti da fare: sparizioni che vanno avanti in alcuni casi anche da più di 20 anni, e sono veramente decine di migliaia. E poi ce ne sono probabilmente centinaia e centinaia che avvengono ogni anno, e la cosa importante da ricordare è che la sparizione è una delle forme più terribili di violazione dei diritti umani, sia perché si protrae nel tempo sia perché coinvolge e la vittima e, naturalmente, i familiari.

 
D. – Dove è nato questo drammatico fenomeno, e quando?

 
R. – Storicamente, il fenomeno è stato conosciuto come quello dei “desaparecidos” e si è sviluppato sotto le dittature militari in America Centrale e Latina negli Anni Sessanta e Settanta con casi – i più noti – dell’Argentina, del Cile ma anche del Guatemala, del Salvador ... Oggi è un fenomeno attuale, contemporaneo perché viene utilizzato da numerosi Paesi anche in contesti diversi da quello del regime militare. Ad esempio, per quanto riguarda la guerra al terrore, il fenomeno delle detenzioni arbitrarie, della successiva sparizione in un carcere segreto è quanto mai di attualità.

 
D. – Un fenomeno che tocca oggi cinque continenti: voi denunciate quest’anno in particolare i casi di Pakistan e Salvador ...

 
R. – Sono Paesi che hanno vissuto e vivono il fenomeno delle sparizioni in modo diverso. In Salvador, centinaia di bambini e bambine sparirono nel nulla negli anni (dal 1980 al 1988) del conflitto interno, e le associazioni delle madri e dei padri degli scomparsi continuano ancora oggi a lottare e ottengono anche dei risultati: questo è importante sottolinearlo. L’altro Paese, il Pakistan, è un Paese che, prima del 2001 e prima quindi che ci fossero gli attacchi alle Torri Gemelle e la guerra al terrore che ne è scaturita, era sostanzialmente immune dalle sparizioni; oggi, purtroppo, è un Paese nel quale almeno un migliaio di persone risultano svanite nel nulla dopo essere state arrestate dai servizi di sicurezza.

 
D. – Venticinque anni fa, le Nazioni Unite istituirono questa Giornata internazionale. Che cosa è cambiato in 25 anni?

 
R. – E’ cambiato che, certamente con il mutare della situazione politica globale, il fenomeno che era presente in maniera massiccia in alcune aree del pianeta, in particolare in America Latina, ora non lo è più; era presente anche in alcuni Paesi del Medio Oriente. Penso al Marocco in particolare: non c’è più! Però, si è diffuso in altre aree che ne erano immuni e si è diffuso proprio perché purtroppo è un metodo tremendamente efficace, se non viene contrastato.

 
D. – Per lottare contro questo fenomeno, le Nazioni Unite hanno adottato, nel 2006, una Convenzione...

 
R. – E' la Convenzione che dovrebbe fornire elementi di prevenzione del fenomeno degli scomparsi e di punizione nei confronti degli autori. Purtroppo, è una convenzione che non è ancora entrata in vigore perché è stata ratificata soltanto da cinque Paesi e dovrà entrare in vigore alla ventesima ratifica. L’Italia l’ha firmata nel luglio 2007 però ancora non l’ha ratificata.







All the contents on this site are copyrighted ©.