Iraq: mons. Sleiman denuncia l'aumento dei rapimenti
“I rapimenti non accennano a diminuire e i media ignorano la questione”: la denuncia
è dell’arcivescovo latino di Baghdad, mons. Jean Sleiman ed è contenuta in una intervista
rilasciata alla sezione inglese di Aiuto alla Chiesa che soffre (Aid to the Church
in Need) e rilanciata dal sito Baghdadhope. Riferendosi alla presunta riluttanza dei
media e del governo ad affrontare il problema, mons. Sleiman, riferisce di “innumerevoli”
casi di persone rapite e di relative richieste di aiuto. “Abbiamo più problemi, soprattutto
i rapimenti. I media ignorano la questione. Ed è importante chiedere al governo di
prestare attenzione a questi temi e non solo alla situazione politica generale” spiega
il presule aggiungendo che “il denaro è il motivo principale dei rapimenti, ma che
l'estremismo religioso è stato spesso un fattore importante, in particolare per quanto
riguarda il rapimento dei cristiani”. Riguardo a quest’ultimi, afferma, “essi si sentono
profondamente vittime dell'ingiustizia perché non hanno mai svolto alcun ruolo nel
conflitto interno al paese". Ed il problema non è limitato a Baghdad. Nel mese di
luglio secondo alcune fonti locali i cristiani nel nord dell'Iraq hanno dovuto formare
delle milizie nel tentativo di migliorare la sicurezza. (R.P.)