2008-08-28 16:08:47

Guerra civile nello Sri Lanka. La denuncia di un vescovo anglicano: “La popolazione è stretta tra due fuochi”


L’escalation delle violenze nel nord dello Sri Lanka, area controllata in gran parte dai ribelli delle Tigri Tamil, organizzazione che dal 1975 conduce una lotta secessionista contro il governo centrale dell’isola, sta seriamente mettendo a rischio l’incolumità della popolazione civile. A denunciarlo è il vescovo anglicano Duleep de Chickera, che manifesta la propria “solidarietà” e “vicinanza” ai numerosi abitanti martoriati da una “guerra che sembra non avere fine”. “Disarmati e intrappolati in una zona di guerra, – ha spiegato il vescovo, attraverso un comunicato riportato dall’agenzia AsiaNews - molti civili, fra cui bambini, sono in mezzo al fuoco incrociato dei due fronti. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e hanno trovato rifugio in centri di accoglienza temporanei”. Ma la situazione - secondo il presule anglicano - è da considerarsi “ancora più grave”, in quanto queste persone “non hanno modo di agire in maniera indipendente, essendo sottoposte a pressioni continue da entrambi gli schieramenti, affinché sostengano le ragioni di uno o dell’altro fronte”. Il prelato, nel tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione, invita le parti in guerra a creare dei “corridoi umanitari” attraverso i quali le organizzazioni internazionali possano “portare gli aiuti” necessari. Nel caso in cui, conclude Duleep de Chickera, “per ragioni esterne venga impedito il lavoro delle organizzazioni internazionali”, allora dovrà essere “un gruppo interreligioso, che si preoccupi di affrontare e risolvere il problema”, a prendere la situazione in mano. (D.B.)







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