Massima tensione nel Caucaso. Più di 40 mila i bambini sfollati

Coro di critiche dalla comunità internazionale dopo il sì della Russia all’indipendenza di Ossetia del Sud e Abkhazia. Particolarmente dura la posizione di Stati Uniti e Unione Europea che hanno definito il riconoscimento delle due province georgiane “inaccettabile”. Per Tblisi invece si tratta di “un’annessione”. Il servizio di Cecilia Seppia:

E intanto a Soci, sul Mar Nero, si è riunito questa mattina il Consiglio di sicurezza russo. Al centro dell’incontro, proprio la situazione in Caucaso. I toni utilizzati dalle due parti, dunque, sono sempre più aspri, eppure numerosi osservatori internazionali sottolineano che si è ancora molto lontani da un clima di guerra fredda. Salvatore Sabatino ha chiesto un commento a Fabrizio Dragosei, corrispondente a Mosca del “Corriere della Sera”:

Rimane drammatica l’emergenza umanitaria nel Caucaso. I profughi del conflitto russo-georgiano sono oltre 130 mila, mentre l’Unicef denuncia che più di 40 mila bambini sfollati hanno bisogno di aiuto. L’organizzazione, infatti, ha lanciato un appello alla comunità internazionale sottolineando come i minori siano stati accolti in “centri non sicuri” che “non soddisfano i minimi standard igienico-sanitari”. Linda Giannattasio ha chiesto a Giovanna Barberis, rappresentante dell’Unicef in Georgia, qual è la situazione nei centri di accoglienza: