La Primavera di Praga in mostra al Meeting di Rimini
Alla Primavera di Praga e alla repressione da parte dell’Unione Sovietica, iniziata
nella notte tra il 20 ed il 21 agosto del 1968, è dedicata una mostra che viene presentata
oggi al Meeting di Rimini. Lo spazio espositivo, dal titolo “L’impossibile Primavera.
Praga 1968” è curato da Sandro Chierici. Si prende in esame questa importante pagina
della storia moderna europea proponendo un percorso dedicato alla contrapposizione
tra due spinte, quelle della libertà e dell’ideologia. La mostra raccoglie immagini
realizzate a Praga e in altre città dell’allora Cecoslovacchia da diversi reporter
nei giorni dell’invasione sovietica. L’immagine simbolo di questa drammatica contrapposizione
è quella di uomini e donne che parlano con i soldati sovietici, domandando loro: “Perché?”.
Una domanda alla quale i soldati sovietici sembrano incapaci di rispondere. Accompagnano
le fotografie anche documenti ufficiali, testimonianze, stralci letterari e poetici.
Sono anche ricordate alcune delle scritte comparse in quei giorni sui muri di Praga,
i cartelli e le vignette satiriche che coprirono le vetrine dei negozi: sono tutte
testimonianze di una forte richiesta di cambiamento che aveva accomunato gran parte
della popolazione. Durante il periodo della Primavera di Praga, il leader di quella
stagione Alexander Dubček, aveva infatti sollecitato l’adozione di riforme politiche
per promuovere un socialismo da lui stesso definito “dal volto umano”. In realtà,
tali riforme non avevano come obiettivo quello di rovesciare completamente il regime
o di allontanare la Cecoslovacchia dall’Unione Sovietica: il progetto era di mantenere
il sistema economico collettivista affiancandovi una maggiore libertà politica, di
stampa e di espressione. (A.L.)