2008-08-24 09:13:29

Concerto in onore del Papa questo pomeriggio nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo


Questo pomeriggio, alle 18.00 nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, si svolgerà un concerto in onore del Papa. Yvonne Timoianu al violoncello e Christoph Cornaro al pianoforte eseguiranno il “Viaggio d’inverno” di Franz Schubert, composto sulle liriche di Wilhelm Müller. I due musicisti proporranno l’opera che il compositore austriaco ha scritto sui testi delle 24 poesie dello scrittore tedesco. Il servizio è di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

(Musica)
 
“Come un estraneo sono comparso,
come un estraneo me ne vado.
Maggio mi è stato benevolo,
con qualche mazzo fiorito.
La fanciulla parlava d’amore,
la madre addirittura di matrimonio;
ed ora il mondo è tanto triste,
la strada è sepolta nella neve”.
 
Era il febbraio del 1827 quando Franz Schubert cominciò a comporre le note per la “Winterreise”, il “Viaggio d’inverno” di Wilhelm Müller che si apre con “Gute Nacht”, “Buona Notte”. La raccolta di poesie dello scrittore tedesco nato nel 1794, è frutto di meditazioni diverse, nate sul tema della fuga notturna di un amante respinto e nell’arco di due anni sviluppatesi in un’allegorica ricerca del senso che permetta di vivere. La musica del compositore austriaco accompagna le 24 liriche di Müller intonandosi alle figure, alle immagini e ai personaggi. Ma Schubert non ha trascurato di tradurre sul pentagramma stati d’animo, situazioni, riflessioni; come quelle de “Il segnale stradale”:
 
“Perché evito i sentieri
battuti dagli altri viandanti,
e cerco passaggi nascosti
attraverso rupi innevate?
 
Non ho commesso nulla,
perché io debba evitare l’uomo;
quale assurda brama
mi spinge nei luoghi deserti?”
 
E’ un tono malinconico quello che il musicista sceglie per i versi di Müller, scaturito in particolare dalle delusioni che lo toccarono quando non vide pubblicate “Il quartetto per archi in re minore”, la “Sonata in sol maggiore” per pianoforte, il “Trio in si bemolle maggiore”. Molti spartiti restarono per anni nei cassetti del compositore. Videro la luce solo dopo la sua morte, trascorso molto tempo. Un genio incompreso, Franz Schubert, precursore nello sviluppo della musica sinfonica; poco noto in vita, tanto che, nonostante la sua produzione beneficiasse di buona approvazione, per poter andare avanti doveva dedicarsi all’insegnamento. E quando il pubblico cominciò ad apprezzarlo, furono i sentimenti a velare di tristezza i suoi giorni: Therese Grob, la donna che amava, dovette sposare, per volere dei genitori, un uomo più facoltoso di lui, e il loro amore non poté mai renderli felici. Tutta la musica di Schubert sarà pervasa da questo dramma intimo lacerante cui si aggiungerà anche la passione non ricambiata per Carolina Esterhàzy, alla quale dedicò la “Fantasia in fa minore” per pianoforte a quattro mani. Ma alla storia Schubert ha lasciato la sua originalità, composizioni che trattano in modo nuovo l’armonia, un classicismo irreprensibile, inquieto ma romantico.
 
(Musica)







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