Concerto in onore del Papa questo pomeriggio nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo
Questo pomeriggio, alle 18.00 nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di
Castel Gandolfo, si svolgerà un concerto in onore del Papa. Yvonne Timoianu al violoncello
e Christoph Cornaro al pianoforte eseguiranno il “Viaggio d’inverno” di Franz Schubert,
composto sulle liriche di Wilhelm Müller. I due musicisti proporranno l’opera che
il compositore austriaco ha scritto sui testi delle 24 poesie dello scrittore tedesco.
Il servizio è di Tiziana Campisi:
(Musica) “Come
un estraneo sono comparso, come un estraneo me ne vado. Maggio
mi è stato benevolo, con qualche mazzo fiorito. La fanciulla
parlava d’amore, la madre addirittura di matrimonio; ed ora il
mondo è tanto triste, la strada è sepolta nella neve”. Era
il febbraio del 1827 quando Franz Schubert cominciò a comporre le note per la “Winterreise”,
il “Viaggio d’inverno” di Wilhelm Müller che si apre con “Gute Nacht”, “Buona Notte”.
La raccolta di poesie dello scrittore tedesco nato nel 1794, è frutto di meditazioni
diverse, nate sul tema della fuga notturna di un amante respinto e nell’arco di due
anni sviluppatesi in un’allegorica ricerca del senso che permetta di vivere. La musica
del compositore austriaco accompagna le 24 liriche di Müller intonandosi alle figure,
alle immagini e ai personaggi. Ma Schubert non ha trascurato di tradurre sul pentagramma
stati d’animo, situazioni, riflessioni; come quelle de “Il segnale stradale”: “Perché
evito i sentieri battuti dagli altri viandanti, e cerco passaggi
nascosti attraverso rupi innevate? Non ho commesso
nulla, perché io debba evitare l’uomo; quale assurda brama mi
spinge nei luoghi deserti?” E’ un tono malinconico quello che
il musicista sceglie per i versi di Müller, scaturito in particolare dalle delusioni
che lo toccarono quando non vide pubblicate “Il quartetto per archi in re minore”,
la “Sonata in sol maggiore” per pianoforte, il “Trio in si bemolle maggiore”. Molti
spartiti restarono per anni nei cassetti del compositore. Videro la luce solo dopo
la sua morte, trascorso molto tempo. Un genio incompreso, Franz Schubert, precursore
nello sviluppo della musica sinfonica; poco noto in vita, tanto che, nonostante la
sua produzione beneficiasse di buona approvazione, per poter andare avanti doveva
dedicarsi all’insegnamento. E quando il pubblico cominciò ad apprezzarlo, furono i
sentimenti a velare di tristezza i suoi giorni: Therese Grob, la donna che amava,
dovette sposare, per volere dei genitori, un uomo più facoltoso di lui, e il loro
amore non poté mai renderli felici. Tutta la musica di Schubert sarà pervasa da questo
dramma intimo lacerante cui si aggiungerà anche la passione non ricambiata per Carolina
Esterhàzy, alla quale dedicò la “Fantasia in fa minore” per pianoforte a quattro mani.
Ma alla storia Schubert ha lasciato la sua originalità, composizioni che trattano
in modo nuovo l’armonia, un classicismo irreprensibile, inquieto ma romantico. (Musica)