Ghana: alla Conferenza sul clima si discute sul dopo Kyoto
“Quando la casa brucia non si può perdere tempo a discutere”. Citando questo proverbio
ghanese e adattandolo alle emergenze che affliggono il pianeta, il responsabile delle
Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, Yvo de Boer, è intervenuto alla Conferenza
internazionale sui cambiamenti climatici, che si è aperta giovedì scorso ad Accra,
in Ghana. I negoziati per un nuovo trattato – ha aggiunto Yvo de Boer - devono accelerare.
Altrettanto convinto della necessità di affrettare il passo è anche il presidente
del Ghana, John Kufuor: “I cambiamenti del clima – ha osservato - rendono lo sviluppo
più difficile e molto più costoso”. Tra le varie dichiarazioni si deve rilevare anche
quella di Kim Carstensen, direttore del Global Climate Initiative del WWF: la decisione
di organizzare la Conferenza in Africa – ha detto Kim Carstensen – non è casuale.
L’Africa – ha ricordato – è “il Continente più povero e anche quello più vulnerabile
ai mutamenti climatici”. Ad Accra sono riuniti, fino a mercoledì prossimo, 1.600 rappresentanti
di 160 Paesi, tra delegati governativi, esponenti del mondo degli affari e dell'industria,
organizzazioni di sviluppo e di istituti di ricerca ambientale. L’obiettivo della
conferenza è di chiarire quali strumenti e quali regole mettere in atto per permettere
ai Paesi industrializzati di rispettare gli obiettivi di riduzione dei gas serra oltre
la data del 2012. Anno in cui il Protocollo di Kyoto cesserà di essere in vigore.
(A.L.)