2008-08-22 15:31:26

Forum delle Associazioni familiari: più aiuti alle famiglie contro il carovita


Più debiti per le famiglie italiane: in media ogni nucleo è esposto ad una mole di circa sedicimila euro, il 93% in più dal 2002, per sopperire all’acquisto di case, ma anche a spese di minore entità. Il dato arriva dalla CGIA, l’associazione Artigiani di Mestre, ma è solo l’ultimo di una lunga serie di preoccupanti rilevazioni sulla famiglia. Nei giorni scorsi, la denuncia dei rincari previsti in ottobre dalle associazioni di consumatori, pari a 600 euro per famiglia, e il boom dei prezzi segnalato dal ministero del Tesoro. Qual è dunque il quadro di vita reale delle famiglie italiane in questo momento particolarmente difficile? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Roberto Bolzonaro, responsabile della Commissione Fisco e finanze del Forum delle associazioni familiari:RealAudioMP3

R. – Si sta andando sempre peggio, non attuando delle politiche familiari adeguate. La maggior difficoltà a livello economico va a pesare soprattutto sulle famiglie ed in modo particolare su quelle famiglie che sono sotto il limite della soglia di povertà. Parliamo di due milioni e mezzo di famiglie.
 
D. – C’è per loro un monitoraggio, un servizio di assistenza sociale?
 
R. – Oggi il tutto è molto incentrato sull’assistenziale, specialmente per i casi più estremi, per la povertà assoluta. Tutto il resto - parliamo delle famiglie sotto la soglia di povertà relativa - sono ignorate a tutti i livelli.
 
D. – In autunno arriveranno nuovi rincari, si è detto nei giorni scorsi. In più il Tesoro segnala questo boom dei prezzi, soprattutto in pasta, latte, e pane, tutto ciò che serve insomma ad una famiglia. Come reagiscono le famiglie a questa nuova situazione?
 
R. – Cominciano a limitare i consumi. Fortunatamente, non possiamo dire che siamo alla fame, però il numero delle famiglie sotto un livello decente di vita aumenteranno sempre di più. La difficoltà della famiglia non sarà solo di tipo economico ma sarà anche di tipo generale. Intanto perché la gente si sposerà di meno, poiché sposarsi è un impegno economico, costruire una casa insieme significa affrontare delle spese in più, significa quindi abbassare il proprio tenore di vita, a maggior ragione con la nascita di un figlio.
 
D. – L’indebitamento cresciuto, anzi raddoppiato negli ultimi 5 anni, riguarda sempre di più, per le famiglie, il pagamento dei mutui. Si parla, a livello bancario, di rinegoziazione dei tassi ma anche di portabilità. Sono delle soluzioni adeguate?
 
R. – La rinegoziazione dei mutui, di cui si è tanto parlato ultimamente, si è rivelata una cosa che serve a poco, nel senso che poi dopo, come sempre, le banche, tra di loro, fanno – mi lasci dire il termine – “cartello”. Ecco, io credo che il problema casa sia soprattutto un problema di mancanza assoluta di una politica per la casa a tutti i livelli. Per il patrimonio immobiliare pubblico, attribuito alla famiglia, in Italia siamo a livello del 3, 4 per cento contro una media europea del 16 per cento.
 
D. - Dove bisogna intervenire?
 
R. – Noi chiediamo che vengano dati dei soldi per il pagamento degli interessi dei mutui e che poi si investano sostanziose risorse per la costruzione e diffusione da destinare in affitto e in vendita.
 
D. – Secondo l’esperienza vostra, di Forum delle famiglie, può una famiglia, nonostante le difficoltà, trovare ancora al suo interno, la forza e la ricchezza per andare avanti?
 
R. – Io ho visto che anche famiglie allo stato di miseria, comunque con dei principi solidi, hanno sempre dentro una grande ricchezza.







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