Ruanda: sotto processo quattro ufficiali del Fronte Patriottico per l’eccidio di 13
religiosi cattolici
La giustizia continua a fare il suo corso in Ruanda, dove continua il processo contro
quattro ex ufficiali del Fronte Patriottico Ruandese, accusati della strage di 13
religiosi cattolici, tra cui tre vescovi, durante il genocidio del 1994. Secondo quanto
riferisce la MISNA, due dei quattro ufficiali del gruppo ribelle - sotto processo
presso la Corte marziale di Kigali – si sono dichiarati “non colpevoli”. Si tratta
del generale Wilson Gumisiriza e il maggiore Wilson Ukishaka che sostengono di non
aver mai saputo che i loro sottoposti – i capitani John Butera e Dieudonné Rukeba
– si accingevano a fucilare i religiosi. Dal canto loro i due capitani Butera e Rukeba
si sono invece già dichiarati colpevoli nel giugno scorso, quando è iniziato il processo
a loro carico, e hanno ripetuto ieri la loro confessione davanti la corte militare.
I quattro ufficiali sono stati arrestati l’11 giugno scorso in seguito a un’inchiesta
congiunta tra la procura di Kigali e il Tribunale penale internazionale per il Ruanda
con sede ad Arusha (Tanzania). Tra i religiosi uccisi nell’eccidio, c’erano anche
l'arcivescovo di Kigali Vincent Nsengiyuma, il vescovo di Bymba Joseph Ruzindana e
il vescovo di Kabgayi e presidente della conferenza episcopale ruandese Thaddée Nsengiyuma.
(M.G.)