Benedetto XVI nomina il cardinale Meisner, suo inviato speciale alle celebrazioni
per i 400 anni dell'apparizione della Vergine a Šiluva, in Lituania
Il 13 e 14 settembre prossimi sarà grande festa nel Santuario lituano di Nostra Signora,
a Šiluva, per i 400 anni dalle apparizioni della Vergine. Per l’occasione, Benedetto
XVI ha nominato come suo Inviato speciale il cardinale arcivescovo di Colonia, Joachim
Meisner. Il Santuario, fondato nel 1457 poco dopo la diffusione del cristianesimo
in Lituania, divenne nei secoli il simbolo della fede cattolica nel Paese - prima
smarrita e poi ritrovata - e soprattutto difesa durante la dominazione comunista del
XX secolo. Un luogo di culto intensamente frequentato, con un’immagine miracolosa
della Madonna col Bambino alla quale sono stati attribuiti centinaia di miracoli.
Alessandro De Carolis ne sintetizza la storia in questo servizio:
(musica)
Quando
la giovane dai capelli fluenti, che piange stringendo in braccio un bambino, appare
sulla sommità di una larga pietra ai pastori che stanno pascolando il gregge nelle
vicinanze, la poco dissimile scena di Lourdes, a Massabielle, sarebbe avvenuta solo
250 anni dopo, e quella di Fatima alla Cova da Iria 309. E' un antico "cuore" mariano
che inizia a battere nel Baltico molto tempo prima dei più rinomati centri di spiritualità
francese e portoghese. I pastori che scorgono la donna corrono a chiamare il catechista
del vicino e piccolo villaggio di Šiluva, e questi arriva subito in compagnia del
rettore del seminario calvinista. Alla domanda sul perché stia piangendo, la donna
risponde: “Piango perché la gente era solita adorare mio Figlio in questo luogo, ma
ora essi arano e seminano”. Il significato di quelle parole e più ancora l’apparizione
aprono uno squarcio in un passato ormai dimenticato dalla gente di Šiluva. Un secolo
e mezzo prima, nel 1457, un nobile lituano al servizio di Vytautas il Grande aveva
deciso di destinare quello stesso terreno alla costruzione di un tempio mariano. La
Lituania si era convertita alla fede cattolica da pochi decenni ma l’ardore di chi
aveva diffuso il Vangelo aveva conquistato in breve la nazione al cristianesimo.
Ma
proprio i nobili sono i primi a risentire della riforma di Lutero. E luterano diventa
anche il proprietario della chiesa di Šiluva. E’ l’inizio della fine: molti luoghi
di culto vengono confiscati e chiusi, la fede cattolica pian piano si spegne. E lo
scenario non muta neanche quando i calvinisti si sostituiscono ai luterani. La chiesa
di Šiluva segue lo stesso destino: inutilizzata per anni, esiliato il clero, viene
demolita alla fine del 1500. Ma un piccolo fatto accaduto in precedenza finirà per
rovesciare la storia. Il parroco di Šiluva aveva riposto i documenti riguardanti la
fondazione del tempio in una cassa di ferro poi sotterrata. Trascorrono quasi ottant’anni,
la donna misteriosa appare ai pastori e il vescovo manda un suo legato ad investigare
sul fatto. Le parole della donna inducono l’inviato a risalire all’esatta ubicazione
dell’antica chiesa: un’impresa difficilissima se non fosse che l’antico parroco, molto
anziano e cieco, è ancora vivo. La cassa coi documenti viene recuperata e così una
nuova chiesa viene costruita. La fede riesplode genuina come in passato e un nuovo
tempio, più grande, viene costruito nella seconda metà del Settecento, al quale Paolo
VI conferirà nel 1974 il titolo di “basilica minore”.
Intanto
sin dal primo periodo della rinata chiesa di Šiluva si erano diffuse notizie di miracoli
e favori spirituali, poi accertati dal vescovo Gieidraitis, che nel 1786 fissò all’8
settembre la festa liturgica del santuario. L’antica immagine della Madonna col bambino,
oggi venerata da centinaia di migliaia di pellegrini, accompagnerà i lituani anche
durante le guerre mondiali e la “notte” della dittatura sovietica, che osteggerà invano
le folle in continua visita a Šiluva. Nel 1993, due anni dopo l’indipendenza, Giovanni
Paolo II si fermò in preghiera nel santuario. E due anni fa, l’attuale Pontefice ha
benedetto le nuove corone d'oro per il quadro miracoloso di Maria e di Gesù a Šiluva.