Sotto l’ombrellone o al fresco in montagna, anche d'estate il libro non sembra essere
il miglior "amico" dell’uomo, almeno in Italia. Infatti nonostante siano aumentati
i canali di vendita e si siano triplicate le iniziative tese ad incentivare la lettura,
gli italiani continuano ad essere più pigri rispetto ai colleghi europei. Il servizio
di Elena Mandarano:
(musica)
Tempo
di vacanze uguale a tempo di lettura. Se per i nostri colleghi europei questa equazione
sembra matematica, per gli italiani non si può dire lo stesso. Infatti, nonostante
sia cresciuto il fatturato complessivo dell’editoria italiana, secondo l’AIE (Associazione
Italiana Editori) solo il 42 per cento degli italiani ha letto un libro negli ultimi
12 mesi e di questi, solo la metà, arriva a leggere almeno 3 libri all’anno. Giuseppe
Marchetti Tricamo, direttore di Rai-Eri e della rivista “Leggere tutti”:
"C’è
una bella differenza tra il quanto si acquista e il quanto si legge. Diciamo che per
effetto anche dei grossi quotidiani, che hanno avviato negli anni scorsi l’iniziativa
di vendere dei libri allegati, questo ha incentivato in un certo senso le vendite.
Però abbiamo notato, da una recente indagine, che c’è stata anche una regressione
nella lettura negli ultimi anni". La situazione presenta però
gravi differenze tra nord, dove legge almeno la metà della popolazione, ed il sud,
dove i lettori rappresentano solo un terzo della popolazione. La fascia più debole
è quella dei giovani, i quali dovrebbero essere educati all’amore della lettura. Ancora
Marchetti Tricamo:
"C’è stata una recentissima indagine
di due ricercatori americani i quali sono giunti a questa conclusione: bisogna leggere
le favole ad alta voce ai bambini. Questo li avvicina molto alla lettura e quei bambini
che sono stati abituati ad ascoltare le favole ad alta voce hanno un rapporto con
lo studio diverso dagli altri e poi sono i primi lettori".
Leggere
un libro dunque è formativo e sta diventando sempre più semplice e poco dispendioso
grazie a nuovi canali di vendita come internet, le catene di Remainders che vendono
libri a metà prezzo e grazie ad interessanti iniziative come lo scambio di libri,
il cosiddetto “bookcrossing”. Ancora Marchetti Tricamo:
"Ci
sono delle librerie miste, sono mode che vengono dall’America: tu vai a prendere un
caffè e puoi trovare il libro che trovi nelle classifiche dei libri più venduti. Queste
iniziative aiutano ma credo che un modo efficace, sia ancora un sistema tradizionale
che è il passaparola. Se si legge un bel libro, non bisogna tenerselo per se".
Dunque
consigliare libri e leggerli perché questi possono essere un’occasione di viaggio
ed evasione per la mente e parafrasando Dickinson: “non esiste vascello che come un
libro ci sa portare in terre lontane”.