Bush: il mondo sostenga la libertà in Georgia. Primi segnali di ritiro delle truppe
russe
Una nuova e ferma presa di posizione del presidente Bush sulla situazione in Caucaso:
il mondo deve sostenere la libertà in Georgia, ha detto. Si registrano intanto i primi
movimenti delle truppe russe, ma Tblisi nega. E dopo il veto posto all’Onu sulla
risoluzione di matrice francese, Mosca fa sapere che presenterà un suo documento da
sottoporre al consiglio di sicurezza mentre si appresta ad una riunione straordinaria,
lunedì, per riconoscere l'indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud. Sempre tesi
restano intanto i rapporti con la Nato. E oggi il segretario americano di stato Rice
assieme al ministro degli esteri polacco Sikorski hanno firmato a Varsavia l'accordo
bilaterale per la costruzione in Polonia della base antimissile americana. Dura la
reazione di Mosca. Il servizio di Giuseppe D’Amato
Ma come stanno
intervenendo in Georgia le organizzazioni umanitarie internazionali e di che cosa
hanno bisogno le decine di migliaia di profughi del conflitto? Federico Piana lo ha
chiesto a Laura Stopponi, responsabile dell’ufficio cooperazione europea della Caritas
Italiana