2008-08-18 12:54:15

Barbaramente ucciso un sacerdote carmelitano in India. L’arcivescovo di Hyderabad denuncia il crescente clima d'intollerenza verso i cristiani


La Chiesa indiana si stringe attorno ad un suo nuovo martire: nella notte del 16 agosto, è stato assassinato in Andhra Pradesh padre Thomas Pandippallyil, carmelitano di 38 anni, che si stava recando in un villaggio per celebrare la Messa domenicale. Il giovane sacerdote è stato massacrato brutalmente. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

“Padre Thomas è un martire. Ha sacrificato la propria vita per i poveri e gli emarginati. Egli non è morto invano, perché il suo corpo e il suo sangue feconderanno la chiesa indiana e, in particolare, quella dell’Andhra Pradesh”: ne è convinto mons. Marampudi Joji, arcivescovo di Hyderabad e segretario della conferenza episcopale dell’Andhra Pradesh. Parole di speranza in un momento tragico che ha scosso profondamente la comunità dei fedeli indiani. Il presule, all’agenzia AsiaNews, afferma che il barbaro omicidio è “conseguenza del crescente clima di intolleranza e violenze verso i cristiani nel Paese”. Una morte orribile quella del giovane sacerdote a cui hanno spezzato mani e gambe e strappato gli occhi. Padre Thomas Pandippallyil è stato ucciso mentre si recava in motorino dai suoi fedeli per celebrare la Messa. Il suo corpo è stato trovato poco lontano dal villaggio di Balampilly a circa 90 chilometri dal capoluogo del distretto. Al microfono di Kelsea Brennan-Wessels del nostro programma inglese, proprio l’arcivescovo di Hyderabad, mons. Marampudi Joji, esprime il suo dolore e chiede alle autorità di garantire i diritti della minoranza cristiana:
 
R. – We are very much shocked…
“Siamo davvero scioccati per la notizia. Come arcivescovo ho viaggiato con un gruppo di miei sacerdoti e suore in quest’area remota dove è stato ucciso padre Thomas. Qui i cattolici sono davvero pochi. Il nostro lavoro è molto apprezzato da tutti. Nessuno va in quell’area, ma la Chiesa cattolica si è invece prodigata in queste zone e ciò dà fastidio a molti. Noi ci appelliamo al governo indiano, perché venga in aiuto e dia sicurezza alla minoranza cattolica, ai fedeli cristiani. La Costituzione ci dà il diritto di praticare e testimoniare la religione ovunque nel Paese. Il governo deve affrontare la questione seriamente ed aiutarci”.
 
Le esequie di padre Thomas saranno celebrate mercoledì prossimo nella casa provinciale dei Carmelitani a Balampilly, dove verrà sepolto. Entrato nella missione dei carmelitani di Maria Immacolata a Chanda, nel 1987, ha preso i voti nel 2002. Impegnato nel settore dell’istruzione, è stato a lungo rettore dell’istituto provinciale e ha lavorato come amministratore nell’ospedale, nella scuola e nel centro missionario locale.







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