2008-08-16 13:00:32

Mons. Fiorini Morosini a un anno dalla strage di Duisburg: la Locride non è terra del male


Un appello alla “pace, alla forza e alla consolazione” è stato rivolto da mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, in occasione del primo anniversario della strage di Duisburg, in Germania, avvenuta il 15 agosto dell'anno scorso. Erano, infatti, originari di San Luca, piccolo centro della sua diocesi, i sei giovani uccisi nella lotta intestina tra clan dell’ ‘ndrangheta. E mentre i mass media hanno ricordato il drammatico episodio “rinnovando ferite non rimarginate, che sanguinano ancora” e additando la Locride come “terra del male”, il presule, dissociandosi con forza da questa immagine, ha scelto di “seguire un cammino di speranza” e di “continuare a stare vicino a chi soffre”. In che modo? “Noi, in sintonia e collaborazione con le autorità civili – ha spiegato mons. Fiorini Morosini – stiamo accompagnando la gente, invitandola alla riconciliazione con Dio, con se stessa e con gli altri. San Luca è un paese che cerca di riprendersi, anche portandosi dentro tanto dolore; cerca in ogni modo di cancellare quell’immagine che gli hanno costruito addosso”. Si spengano dunque “quei riflettori che illuminano solo i suoi lati negativi” perché “la gente ha bisogno di serenità e coltiva desiderio di crescere e sforzo concreto per creare condizioni nuove di vita!”. “Invito, perciò, gli organi di stampa a guardare alla Locride con i nostri stessi occhi di speranza e di vita – conclude il presule – aiutandoci magari ad evidenziare la necessità di essere sorretti dallo Stato, per quel che è di sua competenza”. (S.G.)







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