Per il 150.mo delle apparizioni mariane l'UNITALSI aumenta il numero dei "treni bianchi"
verso Lourdes
“Vogliamo condividere un impegno per costruire una speranza”: è questo il motto dell’UNITALSI,
l’associazione che organizza pellegrinaggi a Lourdes per persone in difficoltà. In
occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni della Madonna nella cittadina
francese, l’associazione ha aumentato il numero dei cosiddetti “treni bianchi” verso
Lourdes: un'esperienza di carità non solo per chi viaggia ma anche per chi accompagna
i malati. Il servizio di Elena Mandarano. Far
del bene con la propria sofferenza e far del bene a chi soffre: è questo il messaggio
che guida i volontari dell’UNITALSI, l’Associazione che accompagna e dà assistenza
agli ammalati durante i pellegrinaggi, organizzando il cosiddetto “treno bianco”.
Ascoltiamo Alessandro Pinna presidente della sotto-sezione di
Roma dell’UNITALSI:
“E’ un treno che accompagna le
persone in difficoltà a Lourdes e noi volontari facciamo assistenza a queste persone.
L’emozione che si prova non si riesce nemmeno a raccontare. Molti di noi partono con
l’idea che andiamo ad aiutare queste persone in difficoltà, ma alla fine queste persone
in difficoltà ci hanno donato molto di più di quello che noi abbiamo dato loro. Magari
noi a loro abbiamo dato le nostre mani, le nostre gambe ma loro ci hanno donato una
forza per poter vivere perché hanno sempre il sorriso sulle labbra e quando torniamo
sicuramente affrontiamo la vita in maniera diversa”.
Dunque
la storia dell’UNITALSI si intreccia con quella di Lourdes, infatti il suo fondatore,
Giovanni Battista Tomassi, costretto in carrozzella da quasi dieci anni decise nel
1903, scetticamente, di andare a Lourdes con l’intenzione ben precisa, se non avesse
ottenuto la guarigione di suicidarsi in quel luogo sacro. Ma invece nella grotta dove
l’Immacolata apparve a Bernadette egli si convertì e fondò un’associazione, la stessa
che a 150 anni dall’apparizione continua la sua opera di bene. Ancora Alessandro Pinna:
“E’
un anno in cui riflettiamo anche sulla vita di Bernadette che in maniera molto umile
ha detto sì alla Madonna e così sul suo esempio anche noi dovremmo cercare di proseguire
la nostra vita dicendo sempre di sì alla Vergine Santa aiutando le persone che hanno
bisogno, ma senza metterci in prima fila”.