Imola in festa per San Cassiano, martire agli inizi del IV secolo
Simbolo di “accettazione piena del dono della fede”. Così il vescovo di Imola Tommaso
Ghirelli, ha definito San Cassiano, patrono della città romagnola, nel giorno della
sua ricorrenza. La celebrazione- informa Avvenire - si è svolta stamani con la Messa
solenne celebrata dal presule nella cattedrale dedicata al santo. Martirizzato durante
la persecuzione di Diocleziano (303-305), Cassiano fu maestro di scrittura e, secondo
alcune fonti, anche vescovo di Imola, tanto che oggi qui sono conservate le sue reliquie.
A riferirne la storia fu per la prima volta Prudenzio nei primi anni del V secolo,
dopo aver visitato il sarcofago del santo con sopra incise scene di martirio. Poco
attendibile, tuttavia, la versione da lui tramandata, secondo la quale Cassiano, sarebbe
stato condannato ad essere ucciso dai suoi stessi allievi con gli stiletti usati per
incidere le loro tavolette. Il culto si estese anche a Milano intorno al 450 e in
Tirolo, mentre una raffigurazione del santo è presente a Ravenna, in Sant’Apollinare
Nuovo. (S.G.)