Somalia: a Mogadiscio urgono medicinali, mentre ovunque continuano gli scontri
Un appello alla comunità internazionale per ottenere urgentemente forniture di medicinali
necessari a circa 60 pazienti dell’ospedale Medina di Mogadiscio. A lanciarlo il portavoce
della struttura Dahir Mohammad che, attraverso un’emittente iraniana, ha chiesto anche
attrezzature indispensabili per lo svolgimento del lavoro ospedaliero. Situato nella
zona sud della città, il Medina è uno dei principali centri sanitari della Somalia,
dove da mesi sono in corso violenti scontri tra i miliziani integralisti islamici
e le forze filo-governative, scontri che coinvolgono drammaticamente la popolazione.
L’ultimo episodio di violenza stamattina, ancora a Mogadiscio: raggiunto da un ordigno
esplosivo di natura imprecisata, un mezzo blindato dell’esercito etiopico in pattugliamento
a Sinka Dheera, alla periferia sud della città, ha cominciato a sparare all’impazzata;
secondo testimoni oculari – informa la MISNA – tra i militari etiopici vi sarebbero
alcune vittime ma nessun bilancio ufficiale è stato reso noto finora sull’eventuale
numero complessivo di vittime; ieri sera diversi colpi di mortaio avevano colpito
una ex prigione nella periferia est, ora utilizzata come base dalle truppe di Addis
Abeba. Residenti locali hanno riferito che la reazione dei soldati era stata immediata
con colpi di mortaio e granate contro alcune aree abitate, in particolare nei pressi
della ex-centrale del latte e del mercato di Bakara. (S.G.)