Cessino le azioni militari, in nome della comune eredità cristiana, si eviti la degenerazione
in un conflitto più ampio
Questa mattina alla preghiera dell’Angelus da Bressanone, il Papa ha espresso la sua
partecipazione alle sofferenze delle popolazioni, vittime innocenti del conflitto
in Georgia, a partire dalla regione dell’Ossezia meridionale. Queste le parole
del suo appello per un immediato cessate il fuoco, affinchè si imbocchi risolutamente
il cammino del negoziato e del dialogo:
“Sono motivo di profonda angustia le
notizie, sempre più drammatiche, dei tragici avvenimenti che si stanno verificando
in Georgia e che, a partire dalla regione dell’Ossezia meridionale, già hanno causato
molte vittime innocenti e costretto un gran numero di civili a lasciare le proprie
case.
E’ mio vivo auspicio che cessino immediatamente le azioni militari e
che ci si astenga, anche in nome della comune eredità cristiana, da ulteriori confronti
e ritorsioni violente, che possono degenerare in un conflitto di ancor più vasta portata;
si riprenda, invece, risolutamente il cammino del negoziato e del dialogo rispettoso
e costruttivo, evitando così ulteriori, laceranti sofferenze a quelle care popolazioni.
Invito altresì la Comunità internazionale e i Paesi più influenti nell’attuale
situazione a compiere ogni sforzo per sostenere e promuovere iniziative volte a raggiungere
una soluzione pacifica e duratura, in favore di una convivenza aperta e rispettosa.
Insieme
ai nostri fratelli ortodossi, preghiamo intensamente per queste intenzioni, che affidiamo
fiduciosi alla intercessione della Ss.ma Vergine Maria, Madre di Gesù e di tutti i
cristiani.”