Mons. Mamberti consacra vescovo il nunzio Mariano Montemayor
“È Cristo il dono definitivo di Dio all’umanità per vincere il male e il peccato.
Infatti, solo nel Cristo Risorto ogni uomo può trovare la realizzazione piena di quella
felicità, di quella pace, di quella giustizia a cui continuamente gli interi popoli
anelano”. Lo ha ricordato l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti
con gli Stati, in occasione dell’ordinazione episcopale di mons. Luìs Mariano Montemayor,
nunzio apostolico in Senegal e Capo Verde, delegato apostolico in Mauritania, avvenuta
il 6 agosto nella Cattedrale di Buenos Aires, gremita di fedeli e alla presenza delle
autorità religiose e civili del Paese. Mons. Mamberti nell’omelia ha sottolineato
quanto il ministero e la vita di un vescovo si radichino nel mistero di Cristo, che
la festa della Trasfigurazione, nel cui contesto si è svolta la consacrazione episcopale,
lascia ben intravedere. “La sequela del Signore - ha proseguito il presule - è sempre
esigente ed impegnativa”; essa passa attraverso la Croce: l’esito finale del viaggio
di Gesù verso Gerusalemme. Come per i discepoli, così anche l’uomo contemporaneo fatica
a comprendere le ragioni di tale sequela. È necessario, allora, immergersi nel mistero
di Dio per comprendere la meta del nostro cammino, l’approdo sicuro cui siamo destinati.
Dalla luce sfolgorante della divinità, ha aggiunto mons. Mamberti, gli apostoli sono
stati confermati nella sequela e nella missione sulle strade del mondo. Un richiamo
a porre la contemplazione di Cristo al centro dell’esistenza dei discepoli per rendere
la vita, talvolta opaca e rassegnata, trasparente allo sguardo d’amore, che raggiunge
noi stessi e le persone che si incontrano. Questa la peculiare testimonianza che il
nunzio apostolico, rappresentante del Papa presso le Chiese locali e i governi, è
chiamato a portare per le strade del mondo. Mons. Luìs Mariano, ha ricordato il segretario
per i Rapporti con gli Stati, realizzerà la multiforme missione del Successore di
Pietro, recando innanzitutto un prezioso servizio ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi,
ai cattolici i quali troveranno nel nunzio apostolico sostegno e tutela; il Papa anche
attraverso la missione dei suoi rappresentanti, si rende partecipe della vita di tutte
le Chiese particolari e viene a conoscenza in modo più concreto e sicuro delle loro
necessità e delle loro aspirazioni. Per tale ragione, mons. Mamberti ha tenuto a partecipare
il saluto benedicente del Santo Padre Benedetto XVI al neo arcivescovo. La celebrazione
si è svolta nella serata del 6 agosto nella Cattedrale di Buenos Aires. Attorno al
nuovo presule si sono raccolti familiari ed amici, numerosi sacerdoti e vescovi. Erano
presenti tra gli altri i cardinali Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per
le Chiese Orientali e figlio della nazione argentina, Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo
di Buenos Aires, e Esteban Karlic, arcivescovo emerito di Paraná. Mons. Luis Mariano
Montemayor, nuovo arcivescovo titolare di Illici, è nato a Buenos Aires il 16 marzo
1956, ha studiato presso il Seminario Maggiore dell’Immacolata Concezione dell’arcidiocesi
di Buenos Aires, è stato ordinato sacerdote nel 1985 per l’arcidiocesi di Buenos Aires.
Dopo aver completato la formazione presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica e
la Pontificia Università Gregoriana, nel 1991 è entrato nel servizio diplomatico della
Santa Sede, prestando la sua opera nelle nunziature apostoliche in Etiopia, Brasile,
Tailandia, ed infine in Segreteria di Stato nella Sezione Rapporti con gli Stati.
Ora il Papa, lo ha scelto come suo rappresentante in Senegal e Capo Verde e come delegato
apostolico in Mauritania, in Africa. (L.B.)