Zanzibar: il vescovo pensa ad un rilancio dell'agricoltura e chiede aiuti per le scuole
Ha un progetto semplice, ma rivoluzionario mons. Ndeliakyama Shao, membro della Conferenza
episcopale della Tanzania e vescovo di Zanzibar, per costruire sull’isola al largo
della costa occidentale africana condizioni di vita migliori. Il Paese conta oggi
circa un milione di abitanti, di cui il 99% musulmani, informa il sito internet Korazym.org.
“Il dialogo tuttavia continua, anche se con qualche difficoltà – spiega il presule
– ci unisce il desiderio di combattere l’estrema povertà che affligge la popolazione”.
Mons. Shao illustra poi l’iniziativa promossa dal Governo e da lui fortemente appoggiata:
reintrodurre la coltivazione del riso e formare cooperative di famiglie che siano
autonome nella produzione. Già il Giappone, nell’epoca coloniale, aveva cominciato
a coltivare il riso in Zanzibar, ma oggi si tratta di insegnare quest’attività alle
famiglie locali: “I canali dell’acqua – spiega il vescovo – sono da rifare perché
la nostra gente non è stata in grado di mantenerli”. Il governo ha già pianificato
un progetto pilota, che prevede tra cinque anni la formazione della prima cooperativa
di famiglie, che insegnerà ad altre la coltura allargando l’area di produzione. Altra
area critica nel Paese, quella educativa. Il governo non riesce ad allestire scuole
a sufficienza per tutti gli studenti e mons. Shao ha lanciato una campagna di raccolta
di materiali didattici per la scuola cattolica della diocesi, frequentata da circa
600 studenti. Dall’Italia partirà un container con gli aiuti in autunno da Santena,
una cittadina alle porte di Torino, “ma – aggiunge il presule – occorre ben altro”.
La speranza di mons. Shao è che ci sia qualcuno che voglia donare un po’ del proprio
tempo: “I volontari devono avere alle spalle una comunità in grado di supportarli
con costanza, allora la collaborazione è veramente costruttiva; noi siamo pronti ad
ospitarli.” Chi fosse interessato può rivolgersi all’indirizzo mail pierdomenico_ronco@tin.it.
(S.G.)