Golpe militare in Mauritania: arrestati il premier e il presidente del Paese nordafricano
Ore di tensione in Mauritania dove si sta consumando un golpe militare. Diverse fonti
hanno confermato che alcuni generali dell’esercito con in testa il capo delle guardie
presidenziali generale Mohamed Ould Abdel Aziz hanno arrestato il presidente Sidi
Ould Cheikh Abdallah, primo capo di Stato eletto democraticamente nel 2007, e il primo
ministro Yahya Ould Ahmed Waghf. I militari hanno anche circondato alcuni edifici
governativi nella capitale Nouakchott e sono state interrotte le trasmissioni televisive.
Il golpe sarebbe scattato dopo la decisione del presidente di sostituire diversi ufficiali.
Somalia-liberazione E’
durato 76 giorni il sequestro di Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini. I due operatori
umanitari italiani sono stati rilasciati ieri dal gruppo armato che li aveva rapiti
il 21 maggio scorso, insieme con il collega somalo Yusuf Arale, del quale non si hanno
ancora notizie certe. A dare l’annuncio della liberazione, dopo settimane di silenzio
stampa, è stato il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. Tra i primi a
commentare il rilascio dei due cooperanti in Somalia, è stato Sergio Marelli,
presidente delle ONG italiane. Sentiamolo nell’intervista di Giancarlo La Vella:
R. – Un grande
sospiro di sollievo perché 76 giorni sono stati lunghi. In questo momento c’è soprattutto
il grande sollievo di poter essere certi che nella giornata di oggi rientreranno in
Italia, dato che ieri sera sono arrivati all’aeroporto di Nairobi.
D.
– Ci sono ancora preoccupazioni per le sorti del cooperatore somalo?
R.
– Purtroppo ancora non abbiamo notizie certe. Stiamo attendendo notizie da fonti certe
e pensiamo che ce le potranno dare anche gli stessi Jolanda e Giuliano.
D.
–Di questa drammatica vicenda, conclusasi in modo positivo, cosa possiamo dire del
ruolo, dell’impegno dei volontari in terre così difficili come la Somalia?
R.
– Possiamo solo riaffermare che essere organizzazioni umanitarie, organizzazioni non
governative di volontariato, significa anche essere al fianco di popolazioni sofferenti.
Essere vicini in quelle situazioni nelle quali – come appunto in Somalia – le persone
sono ancora preda di bande criminali. Queste persone sono in uno Stato che fondamentalmente
non ha un governo e dove la violenza, la guerra ed i conflitti imperano. Essere organizzazioni
umanitarie, quindi, significa anche essere presenti in queste situazioni, ma con quella
responsabilità che non ci deve mai consentire di superare la soglia limite. Una soglia
oltre la quale anche noi, volontari ed operatori umanitari, dobbiamo ritirarci da
quei Paesi.
Medio Oriente A Gerusalemme è previsto un pranzo
di lavoro tra il premier israeliano Olmert ed il presidente palestinese Abu Mazen.
Sul tavolo diverse questioni come lo statuto finale dei Territori occupati, i posti
di blocco israeliani in Cisgiordania e i detenuti palestinesi nelle carceri ebraiche.
Intanto, Israele ha rilasciato oggi cinque detenuti palestinesi, in base ad un accordo
di scambio concluso con il movimento sciita libanese di Hezbollah.
Iran-nucleare Un
nuovo stallo nel negoziato sulla crisi nucleare iraniana. Ieri Teheran ha risposto
in modo evasivo alle proposte avanzate dai 5 membri del consiglio di sicurezza più
la Germania, che promettevano consistenti aiuti finanziari in cambio del congelamento
del programma nucleare. Gli Stati Uniti chiedono dunque nuove e più pesanti misure
positive contro l’Iran, già sottoposto ad un regime di sanzioni internazionali. Oggi
una nuova riunione del cosiddetto gruppo 5+1 che dovrà valutare la situazione. Su
questo muro contro uro, Stefano Leszczynski ha intervistato Maurizio Simoncelli,
docente all’Università di Roma Tre ed esperto di disarmo nucleare:
R. – Il problema
nasce dal fatto che il Trattato di non proliferazione nucleare consente ai Paesi firmatari
di realizzare il nucleare civile e, quindi, l’Iran da questo punto di vista ha formalmente
ragione. Il problema è che il nucleare civile, ormai palesemente, permette di passare
al nucleare militare. Dato l’atteggiamento e le intenzioni espresse verbalmente dal
governo iraniano, ci troviamo di fronte ad una possibile minaccia.
D.
– Il grosso problema sembra essere, dunque, quello delle prove che stia effettivamente
avvenendo questa trasformazione da civile a militare?
R. – Devo dire
che a livello internazionale, purtroppo, non c’è un regime concordato e riconosciuto
da tutti sul controllo del nucleare civile. Teniamo presenti che altri Paesi, a partire
dallo stesso Israele fino ad arrivare all’India e al Pakistan, si sono dotati nel
corso degli anni di armi nucleari al di fuori del Trattato di non proliferazione nucleare.
D.
– Secondo lei può funzionare per il controllo un meccanismo di premi per i virtuosi
e di sanzioni per i non virtuosi nella non proliferazione nucleare?
R.
– Certamente, questo potrebbe funzionare benissimo. Se, ad esempio, l’arricchimento
del materiale fissile lo centralizzassimo presso un’autorità che fornisca materiale
arricchito ritirando quello fissile utilizzato, questo permetterebbe effettivamente
un controllo in termini di sicurezza a livello internazionale.
D.
– Ricorre l’anniversario della prima bomba atomica lanciata su Hiroshima: cosa ci
dice questo fatto storico oggi in un momento in cui le crisi nucleari ed i pericoli
sono tanti?
R. – Queste armi sono infinitamente più
potenti e più distruttive di quelle di Hiroshima e di Nagasaki, che - ricordiamolo
bene - erano armi destinate ad essere utilizzate contro le città e non contro obiettivi
militari od obiettivi strategici. Erano, quindi, decisamente delle armi disumane.
Nucleare-Nord
Corea Sempre in tema di nucleare, il presidente americano Bush, in visita a
Seul, ha espresso preoccupazione per i piani nucleari della Corea del Nord. Il capo
della Casa Bianca ha invitato Pyongyang a mostrare reale volontà per accantonare i
propri programmi atomici.
Sri Lanka-violenza Almeno 38 ribelli tamil
e quattro soldati srilankesi sono rimasti uccisi ieri nel corso di furiosi scontri
scoppiati nel dipartimento settentrionale di Vavuniya, zona controllata dai ribelli.
Secondo l’esecutivo del Paese asiatico, gli insorti delle Tigri di Liberazione del
Tamil Eelam hanno tentato una controffensiva nei confronti dell’esercito che da mesi
tenta di riprendere il comando dell’area. In base a dati forniti dal governo di Colombo,
dall’inizio dell’anno sono morti 5595 ribelli e 510 soldati.
Italia-politica La
manovra economica è legge. Con il via libera definitivo di ieri della Camera, sono
stati fissate le misure per i prossimi tre anni. E subito dopo il Consiglio dei Ministri
ha esaminato una prima bozza di finanziaria, che sarà varata a settembre. Questa mattina
il ministro dell’Economia Tremonti ne ha illustrato le linee guida in una conferenza
stampa a Palazzo Chigi. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Sarà una
Finanziaria leggera quella che il Governo intende varare a settembre. Per ora è infatti
composta da soli tre articoli nei quali - senza indicare cifre - vengono riportati
alcuni capitoli su cui si interverrà e che sono stati precisati questa mattina dal
ministro dell'economia Tremonti. Ci saranno alcune proroghe fiscali, interventi sull’aliquota
agevolata dell’IRAP agricola e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Ma
la Finanziaria sostanziale ha già ottenuto il via libera del Parlamento: la manovra
economica, anticipata per l’intensificarsi della crisi anche internazionale, sarà
di 36 miliardi di euro per il prossimo triennio. Stiamo rispettando i parametri europei,
assicura Tremonti che preannuncia per il 2011 il pareggio di bilancio. Tra le principali
misure 15 miliardi di tagli ai ministeri, 9 agli enti locali e 3 alla sicurezza. Viene
poi introdotta la Robin Tax, la tassa sui superprofitti di banche, petrolieri e assicurazioni.
Previsto un piano casa: 20 mila nuovi alloggi nel 2009. Agevolati giovani coppie,
famiglie a basso reddito e immigrati se residenti in Italia da almeno 10 anni. Un
requisito, quest’ultimo, che servirà anche per ottenere gli assegni sociali. Tra le
altre novità: la social card, destinata soprattutto agli anziani per permettere l’acquisto
di generi di prima necessità. C’è poi la discussa norma sui precari: niente assunzione
ma solo un indennizzo economico a chi ha già presentato un ricorso. Sul complesso
della manovra da maggioranza e opposizione arrivano valutazioni diverse. Per il centrodestra,
sostiene l’economia del Paese e aiuta gli strati sociali più deboli. Per il centrosinistra
si tratta, invece, di misure inique e frettolose che non rispondono alle esigenze
dei cittadini.
Iran-lapidazione E’ stato presentato
dalla magistratura iraniana un disegno di legge per abolire la lapidazione come metodo
di esecuzione dei condannati a morte. Il via libera dipenderà dal Consiglio dei Guardiani
che ha facoltà di porre il veto sul provvedimento. Intanto sono diverse le cifre riguardanti
il numero delle esecuzioni nella Repubblica Islamica; per l’agenzia France Press sono
state eseguite finora 160 condanne, secondo Amnesty International solo nel 2007 sono
state 317 le esecuzioni.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 219 E'
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