2008-08-06 15:00:16

Golpe militare in Mauritania: arrestati il premier e il presidente del Paese nordafricano


Ore di tensione in Mauritania dove si sta consumando un golpe militare. Diverse fonti hanno confermato che alcuni generali dell’esercito con in testa il capo delle guardie presidenziali generale Mohamed Ould Abdel Aziz hanno arrestato il presidente Sidi Ould Cheikh Abdallah, primo capo di Stato eletto democraticamente nel 2007, e il primo ministro Yahya Ould Ahmed Waghf. I militari hanno anche circondato alcuni edifici governativi nella capitale Nouakchott e sono state interrotte le trasmissioni televisive. Il golpe sarebbe scattato dopo la decisione del presidente di sostituire diversi ufficiali.

Somalia-liberazione
E’ durato 76 giorni il sequestro di Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini. I due operatori umanitari italiani sono stati rilasciati ieri dal gruppo armato che li aveva rapiti il 21 maggio scorso, insieme con il collega somalo Yusuf Arale, del quale non si hanno ancora notizie certe. A dare l’annuncio della liberazione, dopo settimane di silenzio stampa, è stato il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. Tra i primi a commentare il rilascio dei due cooperanti in Somalia, è stato Sergio Marelli, presidente delle ONG italiane. Sentiamolo nell’intervista di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

R. – Un grande sospiro di sollievo perché 76 giorni sono stati lunghi. In questo momento c’è soprattutto il grande sollievo di poter essere certi che nella giornata di oggi rientreranno in Italia, dato che ieri sera sono arrivati all’aeroporto di Nairobi.

D. – Ci sono ancora preoccupazioni per le sorti del cooperatore somalo?

 
R. – Purtroppo ancora non abbiamo notizie certe. Stiamo attendendo notizie da fonti certe e pensiamo che ce le potranno dare anche gli stessi Jolanda e Giuliano.

 
D. –Di questa drammatica vicenda, conclusasi in modo positivo, cosa possiamo dire del ruolo, dell’impegno dei volontari in terre così difficili come la Somalia?

R. – Possiamo solo riaffermare che essere organizzazioni umanitarie, organizzazioni non governative di volontariato, significa anche essere al fianco di popolazioni sofferenti. Essere vicini in quelle situazioni nelle quali – come appunto in Somalia – le persone sono ancora preda di bande criminali. Queste persone sono in uno Stato che fondamentalmente non ha un governo e dove la violenza, la guerra ed i conflitti imperano. Essere organizzazioni umanitarie, quindi, significa anche essere presenti in queste situazioni, ma con quella responsabilità che non ci deve mai consentire di superare la soglia limite. Una soglia oltre la quale anche noi, volontari ed operatori umanitari, dobbiamo ritirarci da quei Paesi.

Medio Oriente
A Gerusalemme è previsto un pranzo di lavoro tra il premier israeliano Olmert ed il presidente palestinese Abu Mazen. Sul tavolo diverse questioni come lo statuto finale dei Territori occupati, i posti di blocco israeliani in Cisgiordania e i detenuti palestinesi nelle carceri ebraiche. Intanto, Israele ha rilasciato oggi cinque detenuti palestinesi, in base ad un accordo di scambio concluso con il movimento sciita libanese di Hezbollah.

Iran-nucleare
Un nuovo stallo nel negoziato sulla crisi nucleare iraniana. Ieri Teheran ha risposto in modo evasivo alle proposte avanzate dai 5 membri del consiglio di sicurezza più la Germania, che promettevano consistenti aiuti finanziari in cambio del congelamento del programma nucleare. Gli Stati Uniti chiedono dunque nuove e più pesanti misure positive contro l’Iran, già sottoposto ad un regime di sanzioni internazionali. Oggi una nuova riunione del cosiddetto gruppo 5+1 che dovrà valutare la situazione. Su questo muro contro uro, Stefano Leszczynski ha intervistato Maurizio Simoncelli, docente all’Università di Roma Tre ed esperto di disarmo nucleare: RealAudioMP3

R. – Il problema nasce dal fatto che il Trattato di non proliferazione nucleare consente ai Paesi firmatari di realizzare il nucleare civile e, quindi, l’Iran da questo punto di vista ha formalmente ragione. Il problema è che il nucleare civile, ormai palesemente, permette di passare al nucleare militare. Dato l’atteggiamento e le intenzioni espresse verbalmente dal governo iraniano, ci troviamo di fronte ad una possibile minaccia.

 
D. – Il grosso problema sembra essere, dunque, quello delle prove che stia effettivamente avvenendo questa trasformazione da civile a militare?

R. – Devo dire che a livello internazionale, purtroppo, non c’è un regime concordato e riconosciuto da tutti sul controllo del nucleare civile. Teniamo presenti che altri Paesi, a partire dallo stesso Israele fino ad arrivare all’India e al Pakistan, si sono dotati nel corso degli anni di armi nucleari al di fuori del Trattato di non proliferazione nucleare.

 
D. – Secondo lei può funzionare per il controllo un meccanismo di premi per i virtuosi e di sanzioni per i non virtuosi nella non proliferazione nucleare?

R. – Certamente, questo potrebbe funzionare benissimo. Se, ad esempio, l’arricchimento del materiale fissile lo centralizzassimo presso un’autorità che fornisca materiale arricchito ritirando quello fissile utilizzato, questo permetterebbe effettivamente un controllo in termini di sicurezza a livello internazionale.

 
D. – Ricorre l’anniversario della prima bomba atomica lanciata su Hiroshima: cosa ci dice questo fatto storico oggi in un momento in cui le crisi nucleari ed i pericoli sono tanti?

 
R. – Queste armi sono infinitamente più potenti e più distruttive di quelle di Hiroshima e di Nagasaki, che - ricordiamolo bene - erano armi destinate ad essere utilizzate contro le città e non contro obiettivi militari od obiettivi strategici. Erano, quindi, decisamente delle armi disumane.

 
Nucleare-Nord Corea
Sempre in tema di nucleare, il presidente americano Bush, in visita a Seul, ha espresso preoccupazione per i piani nucleari della Corea del Nord. Il capo della Casa Bianca ha invitato Pyongyang a mostrare reale volontà per accantonare i propri programmi atomici.

Sri Lanka-violenza
Almeno 38 ribelli tamil e quattro soldati srilankesi sono rimasti uccisi ieri nel corso di furiosi scontri scoppiati nel dipartimento settentrionale di Vavuniya, zona controllata dai ribelli. Secondo l’esecutivo del Paese asiatico, gli insorti delle Tigri di Liberazione del Tamil Eelam hanno tentato una controffensiva nei confronti dell’esercito che da mesi tenta di riprendere il comando dell’area. In base a dati forniti dal governo di Colombo, dall’inizio dell’anno sono morti 5595 ribelli e 510 soldati.

Italia-politica
La manovra economica è legge. Con il via libera definitivo di ieri della Camera, sono stati fissate le misure per i prossimi tre anni. E subito dopo il Consiglio dei Ministri ha esaminato una prima bozza di finanziaria, che sarà varata a settembre. Questa mattina il ministro dell’Economia Tremonti ne ha illustrato le linee guida in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Sarà una Finanziaria leggera quella che il Governo intende varare a settembre. Per ora è infatti composta da soli tre articoli nei quali - senza indicare cifre - vengono riportati alcuni capitoli su cui si interverrà e che sono stati precisati questa mattina dal ministro dell'economia Tremonti. Ci saranno alcune proroghe fiscali, interventi sull’aliquota agevolata dell’IRAP agricola e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Ma la Finanziaria sostanziale ha già ottenuto il via libera del Parlamento: la manovra economica, anticipata per l’intensificarsi della crisi anche internazionale, sarà di 36 miliardi di euro per il prossimo triennio. Stiamo rispettando i parametri europei, assicura Tremonti che preannuncia per il 2011 il pareggio di bilancio. Tra le principali misure 15 miliardi di tagli ai ministeri, 9 agli enti locali e 3 alla sicurezza. Viene poi introdotta la Robin Tax, la tassa sui superprofitti di banche, petrolieri e assicurazioni. Previsto un piano casa: 20 mila nuovi alloggi nel 2009. Agevolati giovani coppie, famiglie a basso reddito e immigrati se residenti in Italia da almeno 10 anni. Un requisito, quest’ultimo, che servirà anche per ottenere gli assegni sociali. Tra le altre novità: la social card, destinata soprattutto agli anziani per permettere l’acquisto di generi di prima necessità. C’è poi la discussa norma sui precari: niente assunzione ma solo un indennizzo economico a chi ha già presentato un ricorso. Sul complesso della manovra da maggioranza e opposizione arrivano valutazioni diverse. Per il centrodestra, sostiene l’economia del Paese e aiuta gli strati sociali più deboli. Per il centrosinistra si tratta, invece, di misure inique e frettolose che non rispondono alle esigenze dei cittadini.

 
Iran-lapidazione
E’ stato presentato dalla magistratura iraniana un disegno di legge per abolire la lapidazione come metodo di esecuzione dei condannati a morte. Il via libera dipenderà dal Consiglio dei Guardiani che ha facoltà di porre il veto sul provvedimento. Intanto sono diverse le cifre riguardanti il numero delle esecuzioni nella Repubblica Islamica; per l’agenzia France Press sono state eseguite finora 160 condanne, secondo Amnesty International solo nel 2007 sono state 317 le esecuzioni.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 219

 
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