2008-08-02 15:13:17

E' attesa per oggi la risposta dell’Iran all'offerta del "Gruppo 5+1" per lo stop al programma nucleare


E' attesa per oggi la risposta dell’Iran all'offerta di cooperazione presentata, lo scorso 19 luglio, dai negoziatori per il nucleare - il cosiddetto "Gruppo dei 5+1" - in cambio dello stop al programma nucleare di Teheran. Se le autorità della Repubblica islamica dovessero tardare a pronunciarsi, gli Stati Uniti hanno già minacciato nuove sanzioni. Intanto, oggi a Teheran arriverà in visita il presidente siriano, Bachar al-Assad, per colloqui con l’omologo Ahmadinejad. Proprio la crisi sul nucleare sarà al centro dei colloqui. Per il punto della situazione, il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Scadono oggi i 15 giorni di tempo concessi all’Iran dal "Gruppo del 5+1" per formulare una risposta al pacchetto di incentivi presentati il 19 luglio scorso a Ginevra in cambio dello stop al suo programma nucleare. Al momento, però, tutto lascia pensare che le autorità di Teheran ritarderanno a pronunciarsi. Un certo margine sarà tollerato dall'Unione Europea, che secondo fonti vicine a Bruxelles, si aspetta una risposta entro la prossima settimana. Il ministro degli Esteri tedesco, Steinmeier, dalle colonne di "Der Spiegel", ha comunque invitato l'Iran a smettere di prendere tempo. Non sono disposti a fornire proroghe gli Stati Uniti che invece pretendono chiarimenti per domani. La Casa Bianca ha inoltre avvertito che una risposta negativa esporrebbe Teheran a nuove sanzioni. Immediata la replica del presidente iraniano Ahmadinejad che ha minacciato il ricorso alla forza pur di salvaguardare il programma nucleare. Ad alzare il livello della tensione ha contribuito anche la decisione dell’AIEA di dare il via libera all'accordo USA-India di cooperazione sul nucleare. L’Iran ha accusato l’agenzia ONU di usare due pesi e due misure. Intanto, oggi a Teheran, Ahmadinejad incontrerà il presidente siriano al-Assad che, su richiesta del presidente francese Sarkozy, cercherà di mediare proprio sulla questione della crisi nucleare.

 
Afghanistan
Ennesima giornata di violenze in Afghanistan. Un attentatore suicida si è fatto saltare nella provincia occidentale afghana di Nimroz, uccidendo tre civili, tra cui due bambini, e ferendone altri cinque. L’attacco viene all’indomani di una delle giornate più violente degli ultimi tempi. Ieri, in diversi episodi nell'est del Paese hanno, infatti, perso la vita cinque soldati della NATO, un civile e cinque poliziotti afghani. Sempre nell’est, ieri è stato rapito il governatore del distretto di Marawara, Abdul Ghayas Haqmal, che aveva recentemente opposto resistenza a un attacco dei miliziani integralisti. L’impennata dell’attività della guerriglia talebana viene confermata dagli ultimi bilanci ufficiali: il mese di luglio, con 260 vittime civili, è stato il più sanguinoso dal rovesciamento del regime degli "studenti coranici", avvenuta nel 2001.

Himalaya
Si è di nuovo trasformata in tragedia una spedizione di alpinisti europei sulle montagne dell’Himalaya: 2 scalatori sono morti e 7 risultano dispersi nel tentativo di scalare il tratto finale del K2, la seconda vetta più alta del mondo. Tra le vittime figura anche il capospedizione, l'olandese Van Rooijen, di cui si sono perse le tracce. A darne notizia è stato, Marco Confortola, membro italiano della spedizione, l’unico che è riuscito a tornare al campo base.

Medio Oriente
Cinque palestinesi sono rimasti uccisi e altri 18 feriti nel crollo di un tunnel scavato sotto il confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, all'altezza di Rafah. Lo ha reso noto il direttore generale dei servizi di soccorso della zona, Mohahya Hassin, secondo il quale la causa dell'incidente potrebbe essere stata un’esplosione di gas. Israele ha più volte denunciato il fatto che gli estremisti palestinesi si servono delle gallerie sotterranee tra Egitto e la Striscia per contrabbandare armi.

Italia: strage di Bologna
L’Italia ricorda oggi le vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto di 28 anni fa. "Occorre coltivare un dovere della memoria" e utilizzarlo per difendere i "valori di democrazia, libertà e giustizia": questo il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio all’associazione dei parenti delle vittime. Nonostante siano rientrate le polemiche di ieri per l'assenza del Guardasigilli, Alfano, la ricorrenza nel capoluogo emiliano si è aperta in un clima di contestazione nei confronti del rappresentante del governo, Rotondi, e del sindaco Cofferati.

Italia: politica
Ieri, il Senato ha approvato il decreto sulla manovra economica, concedendo la fiducia al governo. Ora il testo passa alla Camera, dove il definitivo è atteso per martedì prossimo. Intanto, l’esecutivo aspetta il giudizio dell’Unione Europea sui provvedimenti in materia di immigrazione. Ce ne parla Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Diritto d’asilo, ricongiungimenti familiari e libera circolazione dei cittadini comunitari in Italia. Il governo pone nuovi paletti in materia di immigrazione. Ma sospende la presentazione in parlamento dei tre decreti legislativi proposti dal ministro dell’Interno Maroni. E, d’accordo con l’opposizione, invia i provvedimenti al giudizio preventivo dell’Unione Europea. Una procedura anomala, ma che dimostra la volontà di Roma di superare le recenti polemiche con Bruxelles sul censimento avviato nei campi nomadi. Un altro segnale importante è arrivato nei giorni scorsi quando la Camera all’unanimità ha dato il via libera definitivo alla ratifica del Trattato europeo di Lisbona. Un voto particolarmente apprezzato dal Capo dello Stato Napolitano, che insiste sulla necessità di non interrompere la faticosa strada del dialogo tra maggioranza e opposizione. Ma Berlusconi e Veltroni, anche ieri, si sono rivolti l’accusa reciproca di non voler davvero il confronto sulle riforme. Ieri, il Quirinale è anche intervenuto sulla legge finanziaria, chiedendo il rispetto dei tempi e delle regole. Un freno, dunque, rispetto all’ipotesi di approvarla prima dell’estate. La manovra, dopo aver superato anche ricorrendo alla fiducia l’esame del Senato, è tornata alla Camera per il voto definitivo, atteso per martedì. Complessivamente, il provvedimento contiene misure per 36 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Tra le novità principali: la Robin Tax, la tassa sui superprofitti di petrolieri, banche e assicurazioni; l’introduzione della social card per i cittadini meno abbienti e la riduzione di spesa per i ministeri. Ma ci sono anche tagli alla cooperazione, per complessivi 170 milioni di euro, tagli stigmatizzati da esponenti del volontariato cattolico, in particolare da Sergio Marelli, presidente dell’associazione delle organizzazioni non governative italiane.

 
Islanda
Il presidente Olafur Ragnar Grimsson ha ufficialmente cominciato il suo quarto mandato di quattro anni alla guida dell’ Islanda. In carica dal 1996, Grimsson è stato automaticamente confermato lo scorso 28 giugno, giorno in cui si sarebbero dovute tenere le presidenziali poi saltate per assenza di altri candidati. Nel caso specifico la riconferma è prevista dalla costituzione islandese. (Panoramica internazionale a cura Marco Guerra)

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 215

 
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