E' attesa per oggi la risposta dell’Iran all'offerta del "Gruppo 5+1" per lo stop
al programma nucleare
E' attesa per oggi la risposta dell’Iran all'offerta di cooperazione presentata, lo
scorso 19 luglio, dai negoziatori per il nucleare - il cosiddetto "Gruppo dei 5+1"
- in cambio dello stop al programma nucleare di Teheran. Se le autorità della Repubblica
islamica dovessero tardare a pronunciarsi, gli Stati Uniti hanno già minacciato nuove
sanzioni. Intanto, oggi a Teheran arriverà in visita il presidente siriano, Bachar
al-Assad, per colloqui con l’omologo Ahmadinejad. Proprio la crisi sul nucleare sarà
al centro dei colloqui. Per il punto della situazione, il servizio di Marco Guerra:
Scadono oggi
i 15 giorni di tempo concessi all’Iran dal "Gruppo del 5+1" per formulare una risposta
al pacchetto di incentivi presentati il 19 luglio scorso a Ginevra in cambio
dello stop al suo programma nucleare. Al momento, però, tutto lascia pensare che le
autorità di Teheran ritarderanno a pronunciarsi. Un certo margine sarà tollerato dall'Unione
Europea, che secondo fonti vicine a Bruxelles, si aspetta una risposta entro la prossima
settimana. Il ministro degli Esteri tedesco, Steinmeier, dalle colonne di "Der Spiegel",
ha comunque invitato l'Iran a smettere di prendere tempo. Non sono disposti a fornire
proroghe gli Stati Uniti che invece pretendono chiarimenti per domani. La Casa Bianca
ha inoltre avvertito che una risposta negativa esporrebbe Teheran a nuove sanzioni.
Immediata la replica del presidente iraniano Ahmadinejad che ha minacciato il ricorso
alla forza pur di salvaguardare il programma nucleare. Ad alzare il livello della
tensione ha contribuito anche la decisione dell’AIEA di dare il via libera all'accordo
USA-India di cooperazione sul nucleare. L’Iran ha accusato l’agenzia ONU di usare
due pesi e due misure. Intanto, oggi a Teheran, Ahmadinejad incontrerà il presidente
siriano al-Assad che, su richiesta del presidente francese Sarkozy, cercherà di mediare
proprio sulla questione della crisi nucleare.
Afghanistan
Ennesima giornata di violenze in Afghanistan. Un attentatore suicida si è
fatto saltare nella provincia occidentale afghana di Nimroz, uccidendo tre civili,
tra cui due bambini, e ferendone altri cinque. L’attacco viene all’indomani di una
delle giornate più violente degli ultimi tempi. Ieri, in diversi episodi nell'est
del Paese hanno, infatti, perso la vita cinque soldati della NATO, un civile e cinque
poliziotti afghani. Sempre nell’est, ieri è stato rapito il governatore del distretto
di Marawara, Abdul Ghayas Haqmal, che aveva recentemente opposto resistenza a un attacco
dei miliziani integralisti. L’impennata dell’attività della guerriglia talebana viene
confermata dagli ultimi bilanci ufficiali: il mese di luglio, con 260 vittime civili,
è stato il più sanguinoso dal rovesciamento del regime degli "studenti coranici",
avvenuta nel 2001.
Himalaya Si è di nuovo trasformata in tragedia
una spedizione di alpinisti europei sulle montagne dell’Himalaya: 2 scalatori sono
morti e 7 risultano dispersi nel tentativo di scalare il tratto finale del K2, la
seconda vetta più alta del mondo. Tra le vittime figura anche il capospedizione, l'olandese
Van Rooijen, di cui si sono perse le tracce. A darne notizia è stato, Marco Confortola,
membro italiano della spedizione, l’unico che è riuscito a tornare al campo base.
Medio
Oriente Cinque palestinesi sono rimasti uccisi e altri 18 feriti nel crollo
di un tunnel scavato sotto il confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, all'altezza
di Rafah. Lo ha reso noto il direttore generale dei servizi di soccorso della zona,
Mohahya Hassin, secondo il quale la causa dell'incidente potrebbe essere stata un’esplosione
di gas. Israele ha più volte denunciato il fatto che gli estremisti palestinesi si
servono delle gallerie sotterranee tra Egitto e la Striscia per contrabbandare armi.
Italia:
strage di Bologna L’Italia ricorda oggi le vittime della strage alla stazione
di Bologna del 2 agosto di 28 anni fa. "Occorre coltivare un dovere della memoria"
e utilizzarlo per difendere i "valori di democrazia, libertà e giustizia": questo
il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio all’associazione
dei parenti delle vittime. Nonostante siano rientrate le polemiche di ieri per l'assenza
del Guardasigilli, Alfano, la ricorrenza nel capoluogo emiliano si è aperta in un
clima di contestazione nei confronti del rappresentante del governo, Rotondi, e del
sindaco Cofferati.
Italia: politica Ieri, il Senato ha approvato
il decreto sulla manovra economica, concedendo la fiducia al governo. Ora il testo
passa alla Camera, dove il sì definitivo è atteso per martedì prossimo. Intanto,
l’esecutivo aspetta il giudizio dell’Unione Europea sui provvedimenti in materia di
immigrazione. Ce ne parla Giampiero Guadagni:
Diritto d’asilo,
ricongiungimenti familiari e libera circolazione dei cittadini comunitari in Italia.
Il governo pone nuovi paletti in materia di immigrazione. Ma sospende la presentazione
in parlamento dei tre decreti legislativi proposti dal ministro dell’Interno Maroni.
E, d’accordo con l’opposizione, invia i provvedimenti al giudizio preventivo dell’Unione
Europea. Una procedura anomala, ma che dimostra la volontà di Roma di superare le
recenti polemiche con Bruxelles sul censimento avviato nei campi nomadi. Un altro
segnale importante è arrivato nei giorni scorsi quando la Camera all’unanimità ha
dato il via libera definitivo alla ratifica del Trattato europeo di Lisbona. Un voto
particolarmente apprezzato dal Capo dello Stato Napolitano, che insiste sulla necessità
di non interrompere la faticosa strada del dialogo tra maggioranza e opposizione.
Ma Berlusconi e Veltroni, anche ieri, si sono rivolti l’accusa reciproca di non voler
davvero il confronto sulle riforme. Ieri, il Quirinale è anche intervenuto sulla legge
finanziaria, chiedendo il rispetto dei tempi e delle regole. Un freno, dunque, rispetto
all’ipotesi di approvarla prima dell’estate. La manovra, dopo aver superato anche
ricorrendo alla fiducia l’esame del Senato, è tornata alla Camera per il voto definitivo,
atteso per martedì. Complessivamente, il provvedimento contiene misure per 36 miliardi
di euro nei prossimi tre anni. Tra le novità principali: la Robin Tax, la tassa sui
superprofitti di petrolieri, banche e assicurazioni; l’introduzione della social card
per i cittadini meno abbienti e la riduzione di spesa per i ministeri. Ma ci sono
anche tagli alla cooperazione, per complessivi 170 milioni di euro, tagli stigmatizzati
da esponenti del volontariato cattolico, in particolare da Sergio Marelli, presidente
dell’associazione delle organizzazioni non governative italiane.
Islanda Il
presidente Olafur Ragnar Grimsson ha ufficialmente cominciato il suo quarto mandato
di quattro anni alla guida dell’ Islanda. In carica dal 1996, Grimsson è stato automaticamente
confermato lo scorso 28 giugno, giorno in cui si sarebbero dovute tenere le presidenziali
poi saltate per assenza di altri candidati. Nel caso specifico la riconferma è prevista
dalla costituzione islandese. (Panoramica internazionale a cura Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 215 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.