2008-07-30 15:43:02

Musica classica di scena nelle chiese e nei monasteri dell'aquilano per la IX edizione di "Pietre che cantano"


Si è aperta il 26 Luglio la IX edizione di “Pietre che cantano”, questo il titolo del Festival internazionale di musica che anche quest’anno ha come cornice la montagna aquilana. Oltre alla città dell’Aquila sono coinvolti i borghi della valle dell’Aterno con le antiche chiese, i monasteri e i conventi solitari e silenziosi. Il filo rosso per quest’anno è la musica di Ludwig van Beethoven, a cui sono state dedicate le prime due serate con l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra. Il servizio è di Silvia Mendicino:RealAudioMP3

“Pietre che cantano” è un appuntamento con i grandi classici della musica colta, oltre Beethoven anche Mozart, Schubert, Brahms, e la grande lirica italiana con Rossini, Donizetti e Verdi. Tanti i musicisti coinvolti in quest’edizione. Tra gli altri il pianista Michele Campanella, il violinista austriaco Rainer Honeck e il clarinettista Alessandro Carbonare. Realtà fondamentale del Festival è l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta quest’anno da Michele Campanella e Marcello Bufalini. Abbiamo raggiunto telefonicamente il direttore artistico Luisa Prayer e le abbiamo chiesto qual è il rapporto tra la musica di “Pietre che cantano” e i luoghi sacri della montagna aquilana:

 
“Il Festival nasce proprio dalla disponibilità di alcuni luoghi straordinari, particolarmente adatti alla musica sia per il decoro della bellezza che evidentemente crea una cornice meravigliosa per qualsiasi avvenimento artistico, sia per il silenzio in cui sono avvolti questi luoghi che si trovano in zone molto isolate della montagna dell’Aquila e dintorni. Sono luoghi in cui non avviene molto altrimenti e che noi ogni anno risvegliamo con questa nostra festa della musica e riapriamo al pubblico”.







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