Italia: le biblioteche ecclesiastiche aderiscono al Servizio bibliotecario nazionale
Firmata ieri a Roma la Convenzione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale
Italiana per l’adesione del Polo biblioteche ecclesiastiche al Servizio bibliotecario
nazionale. L’accordo - sottoscritto alla presenza del segretario generale della CEI,
mons. Giuseppe Betori - prevede la nascita di un polo informatico con nuove possibilità
di consultazione per il pubblico anche del ricco patrimonio bibliografico posseduto
da circa 80 biblioteche religiose. Paolo Ondarza ne ha parlato con don Stefano
Russo, direttore dell’Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici della CEI:
R. – Questo
è un passo importante. E’ un progetto che permette alle Biblioteche ecclesiastiche
che vi aderiscono di partecipare ad un Polo di biblioteche ecclesiastiche presente
nel Servizio bibliotecario nazionale. Un dato importante da questo punto di vista
è che la maggior parte di queste biblioteche sono biblioteche diocesane e sono proprio
queste le biblioteche che hanno più facilmente fra i loro libri, libri antichi e manoscritti.
D.
– Che cosa cambia rispetto al passato?
R. – Diverse biblioteche ecclesiastiche,
a volte anche piccole, ma che hanno dei libri di grande valore, hanno compiuto il
passo di entrare nel Servizio bibliotecario nazionale, attivando poi tutta una serie
di servizi realizzabili attraverso il web: dallo scambio interbibliotecario al prestito
dei libri.
D. – Sarà più facile anche accedere e
quindi fruire…
R. – Sarà più facile accedere anche perchè questo Polo
biblioteche ecclesiastiche sarà riconoscibile sul web da tutta la comunità bibliotecaria
e quindi, da un lato, viene messa in evidenza questa identità ecclesiastica e, dall’altro,
c’è la partecipazione ad un progetto che è un progetto universale.