Si è aperto lunedì scorso a Fiuggi, in provincia di Frosinone, il Family Festival,
una manifestazione che si propone di inserire le famiglie nel mondo del cinema. Su
questo evento Chiara Calace ha intervistato il presidente del Fiuggi Family
Festival, Gianni Astrei, il direttore artistico Andrea Piersanti, e
Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Ascoltiamo
Gianni Astrei: R.
– I film che fanno maggior incasso sono quei film destinati ad un pubblico familiare.
In Italia, i festival abbondano, ma non c’era un festival dedicato esclusivamente
alle famiglie. Noi abbiamo voluto riempire questo vuoto, perchè ci sembrava una operazione
necessaria, creando quindi un’occasione di confronto tra le famiglie, chi fa cinema
e chi fa televisione.
D. – Perchè le famiglie come
pubblico cinematografico vengono spesso dimenticate?
R.
– No, non vengono dimenticate. Il problema è che i produttori, soprattutto quelli
italiani, fanno un certo tipo di cinematografia che è molto lontana dal mondo delle
famiglie. E questo a differenza del cinema americano, che invece questo aspetto lo
cura molto.
Nelle parole del direttore artistico,
Andrea Piersanti, le sfide e gli obiettivi del Fiuggi Family
Festival…
R. – La prima sfida è quella di far uscire
l’intrattenimento familiare dal ghetto di un intrattenimento considerato di serie
B. La seconda sfida è invece di carattere sociologico e tecnologico. Le famiglie del
terzo millennio sono fatte da una generazione di trentenni, quella che i sociologi
definiscono “nativi digitali”, persone cioè che sanno usare Internet. Quindi non si
tratta soltanto di un Film Festival, ma si tratta di un Family Film Festival, perchè
ci saranno tutte le forme e tutte le piattaforme dell’intrattenimento familiare rappresentate.
D.
– Cosa manca, quindi, al cinema odierno? Se è nata l’esigenza di questo Family Festival
vuol dire che c’è una carenza strutturale nel cinema odierno?
R.
– Sì e questo perchè in questi anni, travolti dall’esplosione del fenomeno della comunicazione
di massa, in qualche modo ci si è preoccupati di più delle formule censorie. Il Fiuggi
Family Festival si propone di essere la sede permanente di un dialogo senza barriere,
senza mediazioni fra le famiglie e chi produce intrattenimento per famiglie. Stiamo,
ad esempio, preparando la realizzazione di un portale che, riprendendo lo spunto editoriale
di Youtube si proponga per il pubblico italiano come il familytube e quindi un sito
dove i filmini amatoriali che rappresentano i valori della famiglia italiana possano
trovare uno spazio Internet di diffusione e soprattutto di condivisione.
Giovanni
Giacobbe, presidente del Forum Associazioni Familiari:
R.
– Noi oltre che partecipare abbiamo anche sponsorizzato questo Festival, perchè riteniamo
che il cinema sia una realtà importante. Dal punto di vista culturale, riteniamo che
concorra in modo significativo all’educazione dei giovani. E’, quindi, interesse della
famiglia ristabilire un collegamento con la realtà del cinema.
D.
– La famiglia in Italia rappresenta il nucleo principale della vita dei giovani, ma
spesso viene dimenticata dal pubblico cinematografico…
R.
– La cultura dell’espressione cinematografica deve prestare, da un lato, una maggiore
attenzione alla famiglie e, dall’altro, una attenzione che sia educativa. E’, quindi,
un complesso di valori che sono espressi dalla nostra Costituzione e che noi riteniamo
debbano essere veicolati anche attraverso il cinema.