Benedetto XVI giunto a Bressanone per un periodo di riposo di due settimane. Nel primo
saluto ai fedeli, il Papa ricorda il suo legame con la città altoatesina e ringrazia
per la calorosa accoglienza
Benedetto XVI è giunto stamani a Bressanone, in Alto Adige, dove trascorrerà un periodo
di riposo di due settimane. Il Papa è stato accolto all’aeroporto “Dolomiti” di Bolzano
intorno alle 11.30 dal vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Wilhelm Emil Egger, che
gli ha rivolto un messaggio di benvenuto, e dalle autorità istituzionali altoatesine.
Quindi, si è trasferito al Seminario di Bressanone dove soggiornerà nei prossimi giorni.
Il Santo Padre - accolto dal canto di bambini e da un reparto di Schützen - ha subito
voluto salutare la comunità brissinese, affacciandosi dal primo piano del Seminario.
Ecco il saluto di Benedetto XVI:
“Cari
amici, un grande grazie per questa accoglienza a Bressanone. In questa città abbiamo
trascorso tante belle vacanze. Spero che noi, tutti insieme, possiamo, in questi giorni,
riposare e gioire soprattutto della bellezza della città e della bellezza della creazione”. Già
ieri, all’Angelus, il Papa aveva parlato del periodo di riposo chiedendo ai fedeli
di rimanere “uniti nella preghiera”. Quindi, aveva rivolto il pensiero a quanti, malati
ed anziani, non possono beneficiare di un tempo di vacanza. Ma torniamo all’arrivo
di Benedetto XVI a Bressanone, raccontato dall’inviato di “Avvenire”, Salvatore
Mazza, raggiunto telefonicamente da Alessandro Gisotti:
R. –
Il clima è stato quello di una gran festa. Il Papa ha percorso tutto il centro storico,
c’erano due ali di folla molto fitte che lo aspettavano per vederlo passare. Quando
il Papa ha fatto l’ingresso nel comune, le campane hanno cominciato a suonare a festa
e lo scampanio è continuato fino a quando non si è ritirato dentro al Seminario. Il
Papa ha percorso a piedi gli ultimi 50 metri fino al Seminario fermandosi a salutare
i bambini, si è fermato con un gruppo di malati e, una volta salito al balcone centrale
del Seminario, ha salutato la folla. D. –Il Papa ha subito voluto
rivolgere la sua parola alla comunità di fedeli: ha ringraziato per l’accoglienza
e ha ricordato il suo legame con Bressanone... R. – Sì, ha subito
detto grazie per questa accoglienza così cordiale: “Sono felice di essere qui con
voi, in questa città così piena di ricordi per me”, questo lo ha detto in tedesco.
Ha parlato sia in tedesco che in italiano. D. – Quali saranno
gli appuntamenti pubblici con i fedeli nei giorni a Bressanone? R.
- Gli appuntamenti fissati sono quelli per l’Angelus, domenica prossima e poi il 10
agosto. Il 6 agosto è previsto che incontri, nel Duomo, tutti i sacerdoti della diocesi.
Prevedibilmente, come già è successo in passato, sarà un momento privato, di domande
e risposte fra il Papa e i sacerdoti. Il 9 agosto ci dovrebbe essere la cerimonia
per la cittadinanza onoraria ma, al di fuori di questi appuntamenti, tutto il resto
del programma è privato. D. - Che clima si respira tra la gente
che in un certo qual modo riaccoglie un “vecchio amico”, come lo ha definito anche
il rettore del Seminario, don Ivo Muser... R. – Sono tutti molto
contenti. C’è chi ha avuto modo di frequentarlo di più nelle precedenti vacanze, quando
ovviamente era più libero e usciva e passeggiava qui per le strade di Bressanone.
Lo ricordano tutti come una persona molto cordiale, molto cortese, molto affabile,
come sappiamo essere lui di carattere. Certamente tutti quanti dicono che quest’anno
sarà un po’ diverso, ma capiterà di incontrarlo, magari la sera lungo l’Isarco a passeggiare...
Sono tutti molto contenti e si vede che anche il Papa è molto contento di essere tornato
qui.